L’Accademia IUAD festeggia un nuovo straordinario traguardo nella comunicazione visiva creativa: in occasione degli ADCE Awards, uno dei più importanti riconoscimenti europei nel settore, cinque studenti del corso specialistico in Art Direction & Copywriting sono stati premiati per i loro progetti innovativi e altamente evocativi, entrambi dedicati alla comunicazione di prodotto per Distillerie Petrone.
Un argento e un bronzo che parlano di passione, visione e tanta voglia di rompere gli schemi. Vincenzo Volino e Sara Petrucci hanno ricevuto l’argento nella categoria Packaging con il progetto dedicato al Limoncello Petrone, affinato nei fondali del Golfo di Napoli. Il loro packaging, uno scrigno di carta che ricrea le onde del mare, include un NFC audible tag per ascoltare la leggenda di Partenope: un’esperienza sensoriale e narrativa che ha già vinto anche One More Pack e l’oro agli ADCI Awards. Non si fermano più! Ma non finisce qui.
Limoncello Petrone – Argento agli ADCE Awards
Chiara Sales, Daria De Falco e Chiara D’Auria hanno conquistato il bronzo europeo con il progetto “Un Dono dagli Abissi”: un pack-lampada per celebrare i 2.500 anni di Napoli. Basta rimuovere la base, posizionarlo su una fonte luminosa (o usare i LED inclusi) e il fondale marino prende vita. Un modo poetico e smart per trasformare una bottiglia in un’esperienza.
Un Dono dagli Abissi pack – Bronzo agli ADCE AwardsUn Dono dagli Abissi storytelling – Bronzo agli ADCE Awards
Dietro questi progetti? Creatività pura, attenzione al dettaglio, storytelling, tecnologia e tanto lavoro di squadra.
IUAD non è solo un’accademia: è un luogo dove le idee prendono forma, si sperimentano, si mettono alla prova.
Complimenti ragazzi, avete lasciato il segno già In Italia. E ora anche in Europa.
Un viaggio nel cuore della creatività, tra abiti iconici, bozzetti e dettagli che raccontano la storia di uno dei marchi più amati al mondo. Gli studenti del Dipartimento di Fashion Design di Accademia IUAD hanno avuto il privilegio di visitare l’Archivio storico di Maison Valentino a Roma, un luogo dove la tradizione sartoriale incontra l’arte e la memoria del made in Italy.
La visita si è rivelata un’esperienza estremamente formativa e stimolante. Entrare in contatto diretto con il patrimonio creativo della Maison ha permesso di scoprire da vicino l’evoluzione del design, delle tecniche sartoriali e l’impatto culturale che Valentino ha avuto nel panorama internazionale.
L’accesso agli sketch originali, ai capi iconici e alla documentazione d’archivio ha permesso agli studenti di comprendere in profondità la complessità del processo creativo e di apprezzarne la cura e la meticolosa attenzione ai dettagli che da sempre contraddistinguono Valentino. L’attenzione dedicata ad ogni elemento – è ciò che rende riconoscibile e senza tempo il marchio, che vanta più di sessant’anni di storia.
Per IUAD, creare esperienze di questo tipo è parte integrante della propria missione educativa: formare designer consapevoli, curiosi e capaci di leggere la moda come espressione culturale e linguaggio artistico.
Ringraziamo Maison Valentino per questa grande opportunità di formazione. La giornata ha rappresentato non solo un momento di apprendimento, ma anche una fonte di ispirazione capace di alimentare la passione e la creatività dei futuri professionisti della moda.
Dal 2011 la Responsible Fashion Series rappresenta uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati allo studio di pratiche e metodologie innovative per un futuro della moda più consapevole, inclusivo e sostenibile. Quest’anno, l’edizione 2025 si è svolta tra Los Angeles e Phoenix, in collaborazione con la Arizona State University, con un focus speciale su innovazione, biodesign e tecnologia.
IUAD ha avuto l’onore di essere tra i protagonisti di questo importante evento internazionale, portando contributi accademici e progettuali all’interno di un dialogo interdisciplinare e visionario.
Tecnologia e gestione ESG nel Fashion business.
Il Prof. Luigi Tili ha presentato una ricerca che unisce approccio tecnico e strategico: “Un approccio agile alla gestione ESG nello sviluppo di collezioni di moda prêt-à-porter: integrazione di KANBAN e OKR”. Un lavoro che indaga il ruolo dei software e delle metodologie agili nella gestione aziendale, con particolare attenzione agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) sempre più centrali nella filiera moda.
Comunicare la sostenibilità nel lusso: tra etica e creatività.
I Docenti Sara Kaufman e Simone Valtulina, in collaborazione con le studentesse del terzo anno di Design della Moda: Melany Altamura e Valentina Pace, hanno presentato “Sex and Sustainability – How to communicate sustainability in a sexy way”, una ricerca provocatoria e brillante che esplora come rendere la comunicazione della sostenibilità più desiderabile e coinvolgente nel settore del lusso. Il lavoro ha portato alla creazione di un manifesto per una comunicazione etica, capace di coniugare responsabilità e appeal. Inoltre la studentessa Benedetta Panuccio, ha rappresentato IUAD con un’esposizione di accessori e materiali sviluppati nel suo studio sulla cristallizzazione dei tessuti, tra sperimentazione materica e ricerca visiva.
La moda come catalizzatore di cambiamento
La Responsible Fashion Series 2025 non è stata solo un’occasione di confronto scientifico, ma anche un’esperienza culturale profonda, immersa nei paesaggi del deserto dell’Arizona, tra riserve Navajo e la vastità del Grand Canyon. Un’opportunità preziosa per IUAD per rafforzare il proprio impegno nella formazione di una moda innovativa, sostenibile e consapevole, capace di affrontare il cambiamento con apertura, visione e coraggio.
L’Accademia celebra i successi dei suoi studenti nel 40º anniversario dell’Art Directors Club Italiano
Nel 40º anniversario dell’Art Directors Club Italiano, lo IUAD celebra un traguardo straordinario: il suo secondo oro al premio più prestigioso della creatività italiana, gli ADCI Awards, confermando ancora una volta la qualità e il talento dei suoi giovani creativi.
Progetto Limoncello Petrone – Oro categoria studenti- Design ADCI awards 2025
Protagonisti di questa edizione sono Vincenzo Volino e Sara Petrucci, studenti del corso specialistico in Art Direction & Copywriting, che insieme a Vincenzo Carfora hanno conquistato l’oro nella categoria Studenti – Design con un progetto di packaging realizzato per Limoncello Petrone.
Il lavoro, nato da una sfida lanciata dalle Distillerie Petrone, si distingue per la sua capacità di unire tradizione, territorio, tecnologia e creatività. Il team ha ideato uno scrigno in cartotecnica che richiama le onde del mare in cui il limoncello è stato affinato, arricchito da un NFC audible tag capace di raccontare in modo immersivo la leggenda di Partenope. Un progetto poetico e innovativo, premiato all’unanimità lo scorso 6 novembre a Milano, durante la serata finale di Intersections, e che sarà ricordato anche nell’Annual dell’ADCI come eccellenza della creatività studentesca italiana.
A completare questo straordinario risultato, arriva anche il bronzo nella categoria Studenti – Crafting per Sara Roman, studentessa del corso triennale in Design della Comunicazione nella sede di Milano.
Il suo progetto, “Italianca”, è un video intenso e introspettivo che esplora la complessità dell’identità di chi cresce tra due culture diverse. Sara ha voluto raccontare la dualità interiore di una persona con origini straniere che si sente divisa tra due mondi, mostrando azioni quotidiane apparentemente simili ma ambientate in contesti differenti, a rappresentare vissuti ed emozioni contrastanti.
Board di Italianca progetto di Sara Roman – Bronzo Categoria Crafting ADCI Awards 2025
La sua opera si distingue per una tecnica visiva originale: le due narrazioni si sovrappongono ma vengono differenziate da due canali cromatici, il rosso per l’Italia e il blu per la Romania. Le immagini si fondono in un unico flusso visivo e, grazie a speciali occhialini con lenti colorate, lo spettatore può scegliere quale realtà osservare, vivendo così una duplice esperienza emotiva.
Con questi riconoscimenti, lo IUAD si conferma come polo di eccellenza nella formazione creativa, capace di formare professionisti in grado di coniugare ricerca estetica, innovazione tecnologica e profondità espressiva, valori che continuano a rendere l’Accademia protagonista nel panorama della comunicazione e del design italiano.
Dal 26 al 29 ottobre 2025, Fashion Graduate Italia ha trasformato gli spazi del BASE Milano in un palcoscenico dedicato alla creatività, al talento e all’innovazione dei nuovi protagonisti del mondo della moda. L’evento, promosso da Piattaforma Sistema Formativo Moda, rappresenta il principale appuntamento nazionale dedicato alle scuole di moda italiane: un luogo di incontro tra istituzioni formative, professionisti del settore, aziende e giovani designer pronti a farsi conoscere.
Un contesto d’eccellenza in cui Accademia IUAD ha rinnovato la propria presenza con una sfilata dal forte valore concettuale ed estetico, portando in passerella le collezioni dei graduate 2025 del corso in Design della Moda.
INTERSEZIONI: il tema della sfilata IUAD
Titolo evocativo e manifesto di intenti, INTERSEZIONI racconta il desiderio di esplorare il dialogo tra estetiche, culture e identità differenti. La moda diventa così un linguaggio universale, capace di unire e contaminare, di creare nuove possibilità creative proprio nel punto d’incontro tra mondi diversi.
Ogni collezione si fa racconto visivo di una ricerca personale e collettiva: un percorso che attraversa differenze, contrasti e convergenze, per dar vita a una bellezza complessa, dinamica e profondamente contemporanea. “INTERSEZIONI” è un invito a superare le soglie del già noto, a scoprire nuove forme di convivenza stilistica dove gli opposti non si escludono, ma si arricchiscono reciprocamente.
La sfilata ha visto protagonisti i talentuosi studenti graduate 2025 del corso in Design della Moda di Accademia IUAD, che hanno presentato collezioni frutto di ricerca, sperimentazione e visione personale:
Riccardo Ambrosanio, Annarosa Boccia, Michela Donnino, Francescopaolo Fierro, Angelo La Gioia, Marco Polese, Antonio Salvatore, Aurora Zeolla, Salvatore Sperandeo, Sara Trovatelli, Simone Pietro Sciessere e Benedetta Immacolata Panuccio.
Ognuno di loro ha interpretato il tema dell’intersezione secondo una prospettiva unica, costruendo un racconto visivo che abbraccia diversità culturali, materiali innovativi e nuove interpretazioni della contemporaneità.
video integrale della sfilata INTERSEZIONI
IUAD e la formazione come spazio di incontro
La partecipazione a Fashion Graduate Italia conferma il ruolo di Accademia IUAD come punto di riferimento nella formazione dei futuri professionisti della moda. Un luogo dove la creatività incontra la ricerca, e dove gli studenti imparano a costruire una visione progettuale capace di dialogare con il mondo reale, con le sue contraddizioni e le sue infinite possibilità.
“INTERSEZIONI” non è solo una sfilata, ma la rappresentazione viva del valore educativo e culturale della moda: uno spazio di contaminazione, di dialogo e di scoperta.
Fashion Graduate Italia 2025 si conferma ancora una volta un laboratorio di idee, innovazione e talento. Per Accademia IUAD, un a nuova sfida verso un futuro in cui le differenze diventano forza creativa e il linguaggio della moda si fa ponte tra culture, visioni e identità.
La collaborazione tra l’Accademia IUAD e il JXVTC – Jiaxing Vocational & Technical College di Jiaxing, in Cina, nasce con l’obiettivo di condividere progetti, programmi e metodologie di lavoro orientati all’innovazione e alla crescita reciproca.
Lo JXVTC è un istituto riconosciuto per l’elevata specializzazione e la formazione pratica che offre ai propri studenti, un approccio fortemente affine alla filosofia didattica di IUAD, da sempre caratterizzata da una matrice professionalizzante e da un legame diretto con il mondo del lavoro e delle imprese creative.
Un corso internazionale di eccellenza
Dal dialogo tra le due istituzioni è nato un corso internazionale d’eccellenza, riservato agli studenti più meritevoli, selezionati sulla base del loro portfolio e delle competenze progettuali. Il programma, frutto di uno scambio metodologico e didattico, coinvolge il Dipartimento di Fashion Design dello JXVTC, che comprende discipline come il design, la ricerca, la storia del costume, la modellistica e lo sviluppo CAD.
Il contributo IUAD: metodo, cultura e creatività
La missione di IUAD in questo progetto si sviluppa su un piano triennale di attività formative, articolate in moduli semestrali tenuti da visiting professor italiani. Docenti e professionisti IUAD trasferiranno così il proprio know-how al corpo studentesco del dipartimento di Fashion Design, introducendo nuove metodologie didattiche e un approccio creativo di respiro internazionale.
Il piano formativo prevede un equilibrio tra insegnamenti teorici e pratici, con focus su: • Fashion Design (disegno tradizionale e tecniche digitali) • Design dell’accessorio, disciplina introdotta per la prima volta nel curriculum dello JXVTC • Modellistica e tecniche di sviluppo del capo, con una forte partecipazione dei docenti IUAD • Cultura dei materiali, comunicazione visiva e storia del costume
Prof Graiza FlautoLezione di modellisticaLaboratorio di confezioneLezione di accessoriLezione di IllustrazioneLezione di Fashion Design
Una collaborazione che va oltre l’aula
Il progetto di interscambio non si limita alle attività accademiche. È previsto un ricco programma di progetti di sviluppo condivisi tra studenti e docenti, oltre a momenti di networking e scambi culturali tra Italia e Cina.
Negli ultimi mesi si sono già svolte visite incrociate tra i due istituti, con la partecipazione degli studenti delle sedi IUAD di Napoli e Milano, che hanno avuto l’opportunità di visitare il campus cinese e partecipare a laboratori culturali e creativi. Queste esperienze hanno rappresentato un momento di crescita e di confronto interculturale, rafforzando l’interesse e la curiosità degli studenti italiani verso la realtà accademica e produttiva cinese.
Verso una formazione sempre più globale
La partnership tra IUAD e JXVTC segna un passo importante nel percorso di internazionalizzazione dell’Accademia, confermando il suo ruolo di protagonista nella formazione globale dei nuovi talenti del fashion design.
Un dialogo tra culture e metodologie diverse, che guarda al futuro della moda come terreno comune di ricerca, innovazione e contaminazione creativa.
Dal 11 al 13 ottobre 2025, l’Accademia IUAD ha partecipato all’IN2MOTION FEST 2025 di Jakarta (Indonesia), uno degli eventi più importanti del Sud-est asiatico dedicati alla moda modest, alla sostenibilità e all’innovazione culturale. Il festival ha riunito designer, docenti e professionisti della creatività da tutto il mondo per riflettere su come il dialogo tra tradizione e innovazione possa plasmare il futuro della moda etica.
A rappresentare l’Accademia erano la Direttrice Giuseppina Auricchio, la professoressa Erica Marigliani (docente di Antropologia della Moda) e la giovane designer Laura Lampugnani, neo diplomata in Fashion Design, che ha presentato la propria collezione sulla scena internazionale.
IN2MOTION FEST: un ponte tra cultura, sostenibilità e creatività globale
L’IN2MOTION FEST è la principale piattaforma indonesiana dedicata alla moda modest e all’innovazione tessile sostenibile, promossa dalla Bank of Indonesia e diretta dal designer Ali Charisma, presidente della Indonesian Fashion Chamber. In un Paese in cui oltre l’87% della popolazione si identifica come musulmana, la moda modest rappresenta non solo un’espressione di fede ma anche un mercato globale in crescita, fortemente legato al patrimonio tessile locale — come il batik, l’ikat e il tenun. Il tema di questa edizione, “One Vision, One Movement”, ha celebrato l’unità tra culture e industrie creative in nome di un futuro della moda etico e sostenibile.
Il contributo accademico: la moda ibrida come visione del futuro
Tra i momenti più significativi del programma, la prof.ssa Erica Marigliani ha partecipato al panel “Global Synergy for Sustainable Fashion” insieme a esperti internazionali come Umit Temurcin (Turchia), Sergio Puig (Spagna) e Akhil R. (Dubai). Nel suo intervento, dal titolo “The Hybrid Concept of Fashion as a Unique Vision for the Future”, la docente ha approfondito il concetto di ibridazione come forza rigenerativa, culturale e materiale. Partendo dalle sue esperienze in Africa, ha mostrato come il recupero delle tecniche artigianali e delle pratiche di riparazione stia diventando un modello innovativo anche in Europa.
“La vera sfida oggi – ha spiegato – è capire cosa possiamo fare con gli scarti tessili. L’innovazione si trova lì: nel riciclo creativo, nella fusione culturale e nella reinterpretazione delle tradizioni. La moda ibrida unisce estetica, etica e sostenibilità, e ci insegna che identità e trasformazione possono convivere.”
“Perjalanan”: la collezione di Laura Lampugnani
Durante l’evento è stata presentata anche la collezione “Perjalanan” (in indonesiano “viaggio”) di Laura Lampugnani, un esempio concreto di ibridazione culturale e progettuale. Ispirata al viaggio e al dialogo con le tradizioni del Sud-est asiatico, la collezione combina lino, cotone e seta con tessuti batik originali provenienti dalla scorsa edizione del festival. Elemento distintivo è il foulard multifunzionale, pensato come capo trasformabile — gonna, borsa, top e hijab — simbolo di versatilità e intelligenza progettuale.
“L’Indonesia è stata il mio primo viaggio intercontinentale e ha segnato profondamente la mia visione creativa”, ha raccontato la designer.
Laura si è diplomata nel marzo 2025 con una tesi che univa graphic design editoriale e fashion design, sviluppata all’interno del corso di Antropologia delle società complesse. Il suo lavoro di ricerca sul brand indonesiano Deden Siswantosi è concretizzato proprio a Jakarta, dove ha avuto l’occasione di incontrare lo stilista e il suo team.
Un dialogo che continua
La partecipazione all’IN2MOTION FEST 2025 testimonia il crescente impegno dell’Accademia IUAD nel promuovere scambi internazionali, dialogo interculturale e sostenibilità creativa. Il legame con l’Indonesia rappresenta un laboratorio vivente in cui design, antropologia e innovazione si incontrano, dimostrando che la moda ibrida non è solo un tema di studio, ma una pratica concreta che modella il futuro della moda contemporanea.
Un nuovo, importante traguardo per l’Accademia IUAD, che amplia la propria presenza internazionale grazie alla firma di un accordo con il Gruppo Khotariper la costituzione di una joint venture volta alla creazione di una nuova Accademia di Design a Chennai, nel cuore creativo e produttivo del Tamil Nadu.
L’intesa è stata ufficializzata durante un evento di alto profilo organizzato dall’Indian High Commission a Londra e dal Council for Leather Exports (CLE), dedicato all’industria della pelle. Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti istituzionali e commerciali di primo piano, testimoniando la rilevanza strategica dell’iniziativa.
Tra gli interventi più significativi, quelli dell’High Commissioner of India, del Direttore del CLE e dell’Addetto commerciale dell’Ambasciata, che hanno sottolineato le grandi potenzialità del settore moda-pelle indiano e l’importanza di questa collaborazione in un momento storico caratterizzato dal rafforzamento delle relazioni economiche tra Regno Unito e India, anche grazie al nuovo accordo di libero scambio.
La nuova Accademia di Design a Chennai nasce con l’obiettivo di formare professionisti capaci di coniugare creatività, competenza tecnica e visione internazionale, ponendosi come ponte tra l’eccellenza del design italiano e la ricchezza produttiva e artigianale indiana.L’Accordo ha anche l’obiettivo di realizzare un campus di 40mila mq, un hub che diventerà riferimento della area Indo-pacifica.
Per IUAD, questa partnership rappresenta una concreta opportunità di contribuire alla crescita del talento creativo in un’area in forte sviluppo, confermando la propria vocazione all’innovazione e all’internazionalizzazione nel mondo della formazione.
L’accordo segna così l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dell’Accademia IUAD, che continua a espandere i propri orizzonti educativi e culturali, promuovendo un dialogo sempre più stretto tra Europa e Asia nel segno del design, della sostenibilità e della cultura del progetto.
Grande soddisfazione per l’Accademia IUAD: due progetti firmati dai nostri studenti sono stati selezionati tra i finalisti degli ADCE Students Awards 2025, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali dedicati ai giovani talenti della comunicazione visiva e del design.
Il progetto di packaging per il limoncello Petrone, realizzato da Sara Petrucci e Vincenzo Volino, e il progetto “Un dono dagli abissi” firmato da Chiara Sales, Chiara D’Auria e Daria De Falco, rappresentano l’eccellenza e la creatività del percorso formativo IUAD, in cui ricerca, innovazione e sensibilità estetica si fondono per dare vita a proposte originali e contemporanee.
Entrambi i lavori si sono distinti per la qualità del concept, la cura dei dettagli e la capacità di reinterpretare il design del packaging come strumento narrativo e identitario.
I finalisti parteciperanno alla cerimonia conclusiva degli ADCE Students Awards a Barcellona, dove verranno annunciati i vincitori ufficiali. Un momento di confronto internazionale che celebra il talento dei giovani designer europei e l’impegno delle scuole nel formare le nuove generazioni della creatività.
Complimenti ai nostri studenti e ai docenti che li hanno accompagnati in questo percorso! L’Accademia IUAD è orgogliosa di vedere ancora una volta il proprio nome tra le eccellenze del design internazionale.
Nel panorama della formazione avanzata italiana, i dottorati AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) stanno ridefinendo il modo in cui intendiamo la ricerca. Con una vocazione fortemente progettuale e applicativa, questi percorsi si distinguono per la capacità di coniugare teoria e pratica, conoscenza e azione, analisi e innovazione. Il nuovo dottorato dell’Accademia IUAD si inserisce in questo scenario con un obiettivo ambizioso: formare ricercatori capaci di generare impatto concreto nei settori culturali, creativi e produttivi del Paese.
Perché servono competenze tecnologiche e comunicative?
– Oggi più che mai è fondamentale formare figure capaci di muoversi con competenza tra tecnologie emergenti e linguaggi comunicativi complessi. Nei dottorati AFAM questa esigenza è particolarmente marcata: la ricerca non si limita a produrre conoscenza teorica, ma è chiamata a generare ricadute tangibili, traducendo le idee in soluzioni operative, prodotti, servizi, contenuti. Il ricercatore AFAM deve saper progettare, prototipare, testare e comunicare. Le competenze tecnologiche lo rendono capace di sviluppare strumenti innovativi; quelle comunicative ne garantiscono la trasferibilità e la valorizzazione, rendendo i risultati accessibili e fruibili nei contesti reali industriali, culturali o sociali. –
Il percorso include sia moduli teorici che pratici: quanto è importante questo equilibrio per la formazione di un ricercatore completo?
– Il dottorato dell’Accademia IUAD si fonda su un equilibrio dinamico tra moduli teorici e attività pratiche. Non si tratta di un semplice affiancamento, ma di una vera e propria sinergia: la teoria fornisce le chiavi interpretative e metodologiche; la pratica traduce quelle chiavi in progetto, processo, prodotto. Fin dal primo anno, i dottorandi sono coinvolti in attività che li spingono a costruire pensiero e azione insieme. Questo approccio trasforma la ricerca in un laboratorio permanente, dove le idee si confrontano costantemente con la realtà, generando soluzioni sostenibili, innovative e attuali. –
I dottorandi saranno coinvolti in progetti con aziende partner o istituzioni esterne?
– Una delle caratteristiche più innovative del dottorato IUAD è la sua struttura aziendale. Ogni progetto nasce e si sviluppa in collaborazione con un’azienda partner o un ente culturale, che accompagna il dottorando lungo tutto il percorso. Questo modello garantisce non solo un impatto immediato e misurabile, ma anche una comprensione profonda delle dinamiche organizzative e delle esigenze concrete del settore. A questa esperienza si affianca un periodo obbligatorio di mobilità internazionale presso istituzioni accademiche o centri di ricerca stranieri. Un’occasione preziosa per confrontarsi con metodologie e approcci differenti, ampliando la visione e rafforzando l’interdisciplinarità. –
Quali sono i temi di ricerca più promettenti che sono emersi nei primi anni del corso?
– Fin dal primo anno, il dottorato IUAD ha attivato progetti capaci di raccontare con forza la propria visione. Tra i più significativi: • Musei e Web 3.0: una ricerca sulla trasformazione dei musei campani attraverso realtà aumentata, NFT e blockchain, per renderli più accessibili e creare spazi digitali dedicati agli artisti emergenti. • Moda e sostenibilità:un progetto che esplora la comunicazione responsabile nella moda, utilizzando le tecnologie digitali per rendere trasparente la filiera e rafforzare il rapporto tra brand e consumatore. • Design e prototipazione intelligente:una piattaforma digitale che permette a designer e piccole imprese di sviluppare prototipi in modo sostenibile, abbattendo tempi e costi, democratizzando l’accesso all’innovazione. • Arti visive e intelligenza artificiale: una ricerca che esplora come AI, realtà virtuale e blockchain stanno cambiando i paradigmi dell’autorialità, della creatività e della proprietà nell’arte contemporanea. In tutti questi casi, il valore della ricerca non è solo teorico, ma operativo. Si producono strumenti, si sperimentano modelli, si generano soluzioni concrete. –
In che modo questo dottorato può contribuire concretamente allo sviluppo del sistema produttivo e culturale italiano?
– Il dottorato IUAD nasce per rispondere a una doppia sfida: innovare il sistema produttivo italiano e formare ricercatori capaci di incidere davvero. È un percorso che mette al centro la collaborazione, la progettualità, la capacità di affrontare la complessità con strumenti avanzati e visione sistemica.
Non un semplice titolo accademico, ma un’esperienza formativa trasformativa. Un’opportunità per costruire il futuro, un progetto alla volta. –
C’è chi sogna la pubblicità e chi la costruisce davvero, giorno dopo giorno, idea dopo idea. Vincenzo Russo, ex studente di Design della Comunicazione presso l’Accademia IUAD, oggi lavora come Art Director nella sede milanese di LePub. Il suo percorso, iniziato con uno stage e arrivato fino a un riconoscimento internazionale ai Cannes Lions, è una storia di passione, determinazione e creatività fuori dagli schemi. Lo abbiamo intervistato per condividere il suo percorso con tutti voi, aspiranti creativi.
Vincenzo Russo ex studente IUAD- Art Direction @ LePub
L’inizio di tutto: Milano e LePub
“LePub è stata la mia prima esperienza lavorativa”, racconta Vincenzo. “Sono arrivato a Milano e ho iniziato a fare colloqui un po’ ovunque. Ho scelto questa agenzia perché mi affascinava il respiro internazionale: lavorare a contatto con creativi pluripremiati provenienti da tutto il mondo mi ha permesso di crescere tantissimo”. In questa agenzia, dove oggi firma progetti di respiro globale, Vincenzo ha trovato un ambiente dinamico e stimolante. Un luogo dove la creatività non è solo un obiettivo, ma un linguaggio quotidiano.
Il mestiere dell’Art Director
“Oggi faccio l’art director. È un lavoro che mi diverte e mi appassiona moltissimo”. Per Vincenzo, la sfida più affascinante è quella di dare forma alle idee. “Non capita a tutti di avere un lavoro che ti chiede di essere creativo ogni giorno. È stimolante, appagante. E poi c’è tutto il lato pratico: lavorare con i fotografi, andare sui set, vedere le idee diventare realtà”.
Ma dietro ogni progetto di successo c’è anche il dietro le quinte fatto di lunghe revisioni, collaborazioni complesse e la necessità di trovare un equilibrio tra creatività, strategia e le esigenze dei clienti. “Non è sempre facile, ma ne vale la pena”.
Tantrum Girl campaign
Tantrum Girl: un’idea virale, un bronzo a Cannes
Il progetto che ha portato Vincenzo a vincere il suo primo leone è Tantrum Girl, parte della campagna “Where’s my Toblerone?”. Un’idea semplice, nata da un insight universale: “nessuno vuole souvenir, ma tutti si aspettano un Toblerone al ritorno da un viaggio”.
“Sapevamo di non avere budget per una grande produzione, quindi abbiamo sfruttato l’area arrivi dell’aeroporto, il luogo più noioso in assoluto, dove le persone riprendono tutto con il telefono”. È bastato uno stunt ben congegnato e una viaggiatrice ignara che ha filmato tutto spontaneamente per far partire la miccia: “Il video ha fatto il giro del mondo, oltre 50 milioni di visualizzazioni e nessun commento negativo”.
Non è solo la viralità a contare, ma anche il coraggio del cliente: “Toblerone è uno dei miei brand preferiti. Sono audaci, si prendono dei rischi. Non tutte le aziende avrebbero avuto il coraggio di fare qualcosa come Tantrum Girl”.
Un riconoscimento che lascia il segno
Il premio? “Non ero nemmeno a Cannes di solito ci vanno i direttori creativi. Mi trovavo in agenzia quando mi hanno detto del bronzo. È stato fantastico, non ci credevo”. Un riconoscimento così importante, ottenuto a inizio carriera, è tanto una medaglia quanto un incentivo: “Ti fa capire che sei sulla strada giusta, ma anche che puoi e devi continuare a migliorare”.
Vincenzo Russo durante la sua seduta di Laurea
Il ruolo dell’Accademia e un consiglio agli studenti
A proposito di inizio: tutto è partito proprio nelle aule e i laboratori dell’Accademia IUAD. “L’accademia mi ha aiutato a diventare un creativo completo, ma soprattutto mi ha acceso la passione. Prima di iscrivermi volevo fare tutt’altro. Grazie alla bravura dei professori, ho scoperto quanto fossi innamorato di questo lavoro”.
E ai futuri creativi, Vincenzo lascia un messaggio chiaro: “Non abbiate paura di esagerare, di sbagliare, di uscire fuori dai bordi. Questo è il momento di esplorare. Non ci sono limiti, clienti, né vincoli di budget. È l’occasione perfetta per capire che tipo di creativi volete diventare”.
Un percorso che ispira
La storia di Vincenzo Russo non è solo quella di un talento cresciuto tra le aule dell’IUAD e affermatosi in una delle agenzie più rilevanti del panorama internazionale. È la prova che, con passione, dedizione e la giusta formazione, è possibile trasformare un’intuizione in una carriera, e un’idea creativa in un premio a Cannes.
L’Accademia IUAD si conferma come uno dei principali poli creativi del panorama formativo italiano, grazie al talento dei suoi studenti, recentemente protagonisti di prestigiosi concorsi e manifestazioni internazionali nei campi del design, della comunicazione visiva e della moda. Dai sistemi d’arredo trasformabili alle passerelle londinesi, i giovani creativi IUAD dimostrano come passione, ricerca e visione possano trasformarsi in progetti concreti e riconoscimenti di rilievo.
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Eleonora Scudiero vince lo Young Talent Design Award con il progetto LOOP
Innovazione, flessibilità e bellezza: sono le parole chiave di LOOP, il progetto di Eleonora Scudiero, vincitrice dello Young Talent Design Award. Si tratta di un sistema d’arredo modulare in metacrilato (PMMA), composto da due elementi riconfigurabili che si adattano a molteplici funzioni d’uso: da consolle a comodino, da piano d’appoggio a mobile verticale, fino a diventare tavolini.
Un progetto pensato per gli spazi in continua evoluzione del vivere contemporaneo, che unisce design essenziale, leggerezza visiva e versatilità. LOOP è una risposta elegante e funzionale alla crescente domanda di arredi dinamici e sostenibili, e rappresenta perfettamente lo spirito progettuale della nuova generazione IUAD.
Loop projectEleonora Scudiero
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Ipnòs conquista il primo premio al One More Pack
Sara Petrucci e Vincenzo Volino; studenti del secondo anno della magistrale in Art direction & Copywriting si sono aggiudicati il primo premio al concorso OneMorePack con Ipnòs, un packaging premium nato per celebrare una special edition del limoncello Petrone, in occasione dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli.
Il concept trae ispirazione dal moto perpetuo del mare, che viene tradotto visivamente attraverso la tecnica della scanimation: l’effetto moiré crea l’illusione di onde in movimento, rendendo il packaging un oggetto vivo e ipnotico. Ad accompagnare il design, un audio-storytelling immersivo che racconta la voce del mare e di Partenope, invitando chi lo ascolta a vivere il prodotto come un’esperienza narrativa e sensoriale, oltre che estetica. Un progetto che fonde comunicazione visiva, tecnologia e poesia.
Vincenzo Volino e Sara Petrucci
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Giovanni Gargiulo premiato da Volotea con il poster Show Us Your Type
Anche la tipografia diventa arte visiva e culturale con il lavoro di Giovanni Gargiulo, studente del primo anno di Design della Comunicazione, che ha vinto il concorso internazionale Show Us Your Type promosso da Volotea.
Nel suo poster, la città di Napoli prende forma tipografica grazie alla composizione di elementi architettonici che, attraverso l’uso dello spazio negativo e del contrasto in bianco e nero, disegnano le lettere con una forte valenza simbolica e identitaria. Un progetto che riflette la complessità e la bellezza contraddittoria di Napoli, mettendo in dialogo storia, pregiudizi, orgoglio e poesia visiva.
Poster vincitoreGiovanni Gargiulo Design della Comunicazione
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IUAD protagonista alla Fashion Graduate Week di Londra
A confermare la vocazione internazionale dell’Accademia IUAD è anche la partecipazione all’edizione londinese della Fashion Graduate Week, vetrina d’eccellenza per i giovani talenti del fashion design. • Nicole Spillerè stata selezionata per l’Exhibition ufficiale della manifestazione, portando il proprio linguaggio stilistico e progettuale nel cuore di Londra, in dialogo con le migliori scuole internazionali. • Francesca Cammardellaha sfilato con la sua collezione Catarsi sulla Catwalk ufficiale dell’evento, portando in passerella un progetto profondo e concettuale, che esplora il tema della trasformazione personale attraverso l’abito come mezzo di espressione, rinascita e identità.
La presenza di IUAD alla Fashion Graduate Week rappresenta non solo un’importante occasione di visibilità, ma anche il riconoscimento del valore formativo e creativo dei percorsi offerti dall’Accademia.
Nicole Spiller e Francesca CammardellaInternational CatwalkEhibition GFW 25
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IUAD: dove il talento si trasforma in futuro
Dalla progettazione d’interni al packaging, dalla tipografia al fashion system, i successi di questi studenti testimoniano la qualità dell’approccio multidisciplinare e contemporaneo dell’Accademia IUAD. Un luogo dove le idee prendono forma e si confrontano con il mondo, alimentate da un corpo docente d’eccellenza, laboratori all’avanguardia e una rete di contatti professionali che guarda sempre al futuro.
Complimenti a Eleonora, a Sara e Vincenzo, a Giovanni, Nicole e Francesca: siete l’espressione viva del talento che coltiviamo ogni giorno.
Dall’abbigliamento come architettura indossabile al design per l’infanzia — un viaggio visionario tra moda, sostenibilità e contaminazioni creative
Look del Workshop Pierre Cardin
Innovazione, sperimentazione e una visione del futuro che parte dal presente: sono questi i valori che hanno guidato la partecipazione degli studenti IUAD al Pierre Cardin Young Designers Award, prestigioso concorso internazionale dedicato ai talenti emergenti del fashion design.
Mabrouk, Roberta, Francescopaolo dalla sede di Napoli e Aurora, Gabriele, Irene, Teresa Mello e Jelena dalla sede di Milano, sono stati selezionati dall’azienda tra i migliori studenti di Design della Moda di tutta Europa e invitati a Parigi per un workshop intensivo di due giorni, durante il quale è stato chiesto ai giovani designer di realizzare un look e poi reiventarne un altro per il mondo dell’infanzia, con un focus sull’adattabilità del concept originale.
Workshop con Pierre Cardin
Per saperne di più abbiamo incontrato Mabrouk, uno dei selezionati, che ci ha raccontato la sua esperienza, che ha definito un vero e proprio viaggio progettuale a 360 gradi, capace di fondere moda, arte, tecnologia e impegno sociale:
Partendo dall’immaginario visionario di Pierre Cardin, celebre per l’uso di forme geometriche, materiali innovativi e una visione futurista, ho dato vita a Neo-Habitat. Una capsule collection che esplora il corpo umano come spazio abitabile e l’abbigliamento come architettura indossabile.
Neo-Habitat è molto più di una collezione: è un manifesto concettuale. Immagina un futuro in cui il vestire non è soltanto funzionale, ma diventa un micro-ecosistema portatile in cui estetica, protezione e sostenibilità si fondono in un unico gesto creativo. Una visione che riflette perfettamente lo spirito del concorso: promuovere un design all’avanguardia che metta al centro la ricerca personale, la sostenibilità e l’inclusività.
Il workshop infatti comprendeva anche la progettazione di accessori e oggetti di design.
Ci hanno fatto lavorare trasformando il look che avevamo proposto in una versione pensata per il mondo bambino. Oltre agli outfit, ci hanno chiesto anche di disegnare oggetti di design ispirati al nostro concept: mobili, lampade e complementi d’arredo.
Un approccio multidisciplinare che ha spinto i partecipanti ad uscire dalla propria zona di comfort, ragionando su target e contesti inediti. Il workshop si è rivelato un laboratorio di idee, dove il confronto con tutor e colleghi ha stimolato una continua evoluzione del progetto.
Era tutto molto pratico e stimolante, con un continuo confronto tra noi e i tutor. Ci hanno spinti a immaginare il nostro progetto in una dimensione più ampia.
Ma oltre alla crescita professionale, ciò che emerge con forza dal racconto è il valore umano dell’esperienza: la scoperta di nuove connessioni, il dialogo tra culture e visioni differenti, la condivisione di idee che si trasformano in energia collettiva.
È stato molto bello conoscere persone provenienti da tutta Europa. Mi ha arricchito tanto vedere approcci così diversi. Ma soprattutto, è stata l’occasione per legare di più anche con alcuni ragazzi dell’Accademia con cui, fino a quel momento, avevo collaborato poco.
In un clima di collaborazione autentica, i partecipanti hanno potuto mettere alla prova non solo le proprie capacità tecniche, ma anche la velocità creativa e la capacità di sintesi — competenze fondamentali in un panorama del design sempre più dinamico e interconnesso.
Ho imparato a vedere il mio progetto in modo più trasversale e ho capito quanto sia importante saper adattare la propria visione a diversi ambiti del design.
studenti IUAD a Parigi presso Pierre Cardin
L’esperienza al Pierre Cardin Young Designers Award si conferma così un’opportunità formativa unica per gli studenti IUAD: un trampolino di lancio che unisce la forza del pensiero progettuale alla bellezza del confronto, dell’innovazione e della contaminazione tra linguaggi creativi.
Perché oggi più che mai, formare designer significa aiutarli a pensare oltre.
Il design, quando si fonde con la riflessione sul futuro e la sostenibilità, diventa uno strumento potente di sensibilizzazione e cambiamento. È questo il messaggio che l’Accademia IUAD, in collaborazione con Ceramica Artistica Solimene, intende trasmettere con il progetto “Genesi”, realizzato dagli studenti del Corso Triennale in Design e Architettura degli Interni sotto la direzione del Prof. Arch. Salvatore Colasanto. Il progetto nasce dalla città di Vietri, simbolo dell’artigianato ceramico italiano, e racconta un dialogo tra passato e futuro, tra la solidità della terra e la fluidità dell’acqua. Dal 08 al 13 Aprile l’installazione è esposta presso il Sottoportico del Cortile D’Onore, dell’Università degli Studi di Milano ospitato, ospitata da INTERNI Cre-Action, la mostra evento di Interni Magazine.
Genesi, l’installazione degli studenti di del Corso Triennale in Design e Architettura degli Interni in collaborazione con Ceramica Solimene
Il senso dell’installazione è racchiuso nelle parole stesse del progetto: “Tra la solidità della terra e la fluidità dell’acqua, l’arte della ceramica ci invita a riflettere sul nostro impatto sul mondo, trasformando il passato in speranza per un futuro sostenibile.” Questa riflessione sulla sostenibilità si manifesta attraverso la ceramica vietrese, una tradizione che l’Arch. Giancarlo Solimene, con la sua azienda, ha portato a livello internazionale, infondendo nuove energie e significati al patrimonio locale.
Il Viaggio tra Passato e Futuro L’installazione Genesi si sviluppa in un’esperienza immersiva in cui i materiali tradizionali, come la ceramica, si intrecciano con le problematiche contemporanee legate all’ambiente. Il cuore dell’opera è un pannello centrale che ospita tre oggetti simbolici, ognuno carico di significato: il primo fa riferimento all’inquinamento marino causato dalla plastica, il secondo rappresenta le reti dei pescatori e, infine, l’ostrica contenente la Pietà, simbolo della vulnerabilità del nostro ecosistema.
L’opera si arricchisce di pannelli laterali composti da cilindri di ceramica dalle sfumature marine, evocando il movimento dell’acqua, e di specchi che amplificano l’esperienza, invitando il pubblico a riflettere sulla propria connessione con la natura e il proprio impatto sull’ambiente.
Genesi al Fuorisalone 2025 , Sottoportico d’Onore presso l’Università statale di Milano
La Sostenibilità come Protagonista L’allestimento invita alla riflessione sul ruolo dell’artigianato, in particolare quello ceramico, come risposta alle sfide ecologiche. La bellezza del materiale ceramico diventa così un veicolo per raccontare la necessità di preservare l’ambiente e di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione. La scritta finale, “Dio non ama il mare“, tratta dall’ultimo film di Paolo Sorrentino, sottolinea l’importanza del mare come elemento fondamentale della nostra esistenza, ora in pericolo a causa delle azioni dell’uomo.
La comunicazione del progetto è stata sviluppata interamente dagli studenti del Corso Specialistico in Art Direction & Copywriting.
Il progetto che ha visto collaborare l’Accademia IUAD con l’università di Napoli Parthenope è un vero e proprio viaggio tra Arte, Sostenibilità e Innovazione.
L’iniziativa promossa dall’Ateneo Parthenope in collaborazione con IUAD e weHUB, unisce il mondo dell’arte, della sostenibilità e della tecnologia e si concentra sul tema cruciale della “SOStenibilità”, una riflessione approfondita sulle sfide contemporanee e sull’impegno verso un futuro più responsabile e consapevole. L’evento inaugurale ha avuto luogo il 31 marzo, alle ore 15:00, presso l’aula T.2 di Palazzo Pacanowski. L’incontro ha visto la partecipazione del Presidente Michele Lettieri, del Rettore Antonio Garofalo e dei designer e artisti che hanno preso parte all’edizione di quest’anno. Dopo l’evento di presentazione, è stata inaugurata la Galleria d’Arte fisica e nel Metaverso, un’installazione che accoglierà i visitatori nel tunnel di Via Chiatamone, uno spazio che collega il Palazzo Pacanowski al lungomare di Napoli. Gli artisti e gli studenti coinvolti hanno proposto una selezione di progetti che esplorano il tema della sostenibilità, visibili sia fisicamente che in un’inedita versione digitale nel Metaverso, un ambiente virtuale accessibile a chiunque tramite una piattaforma online.
Galleria d’Arte fisica e nel Metaverso– convegno
Accademia IUAD, sempre attenta alle dinamiche più contemporanee del design e dell’arte, ha presentato una serie di progetti degli studenti che affrontano il tema della SOStenibilità con approcci originali e innovativi. Ogni creazione proposta si inserisce in un percorso di riflessione sulla nostra responsabilità collettiva, utilizzando forme, materiali e colori per stimolare un cambiamento di prospettiva sul nostro rapporto con l’ambiente.
progetto di advertisingprogetto modaprogetto di advertising
Dai progetti che analizzano l’impatto della quotidianità sull’ecosistema a quelli che suggeriscono soluzioni per un futuro più sostenibile, gli studenti IUAD si interrogano e ci invitano a farlo, attraverso una fusione di arte e design. In questo viaggio, l’arte diventa un potente strumento di sensibilizzazione
In un periodo storico che ci spinge a guardare al futuro con maggiore consapevolezza, progetti come questi offrono uno spunto fondamentale per trasformare la creatività in azione. La sfida è lanciata: osserva, rifletti e agisci ora per un futuro più sostenibile.
Per la prima volta, Accademia IUAD ha portato il suo talento creativo all’interno del calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana, presentando la mostra Babylon 2.0 durante la Milano Fashion Week Donna. Un evento esclusivo, che ha offerto agli studenti un’opportunità unica: esporre le proprie creazioni davanti a professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, dimostrando come la moda accademica possa essere protagonista dell’innovazione culturale e stilistica. L’evento si è svolto il 27 febbraio 2025, nella suggestiva cornice del Museo Bagatti Valsecchi di Milano, un luogo in cui il connubio tra tradizione e innovazione ha trovato la sua perfetta espressione. Qui, in un’atmosfera carica di simbolismo e mistero, la mostra ha proposto un viaggio attraverso l’evoluzione della moda del Novecento, esplorando il tema “Da Esotico a Eccentrico”. Attraverso un dialogo tra culture, tra Oriente e Occidente, tra passato e futuro. Gli studenti dell’Accademia IUAD hanno dato vita a un mosaico creativo che fonde identità, estetiche e simboli. Ad arricchire l’esperienza espositiva, un’installazione dal forte impatto visivo e concettuale e momenti performativi in cui undici modelle hanno dato vita alle creazioni degli studenti, trasformando la mostra in un’esperienza immersiva. Il tutto accompagnato dal suono evocativo del Guzheng, strumento tradizionale cinese, che ha guidato i visitatori in un viaggio sonoro tra epoche e geografie. Un elemento distintivo della mostra è stato il richiamo al mistero e all’inconscio, sottolineato dall’intervento di una cartomante che ha accolto gli ospiti leggendo le carte de La Vera Sibilla Italiana, mazzo divinatorio nato a Milano nell’Ottocento.
Babylon Il Catalogo
BABYLON: IL CATALOGO.
Durante la serata è stato presentato anche il catalogo della mostra, che oltre a raccogliere le creazioni degli studenti e alcuni dei capi di Archivio Mazzini che hanno fatto la storia della moda, approfondisce la differenza tra il concetto di Fashion e quello di Moda. Il Fashion è spesso associato alla velocità, alle passerelle e ai social media, un fenomeno effimero e commerciale che risponde a logiche di mercato. La Moda, invece, è una forza culturale e artistica che attraversa le epoche, influenzando società e valori con un impatto ben più profondo. Babylon ha utilizzato la Torre di Babele come metafora di questa ricchezza stilistica: una costruzione complessa e stratificata, dove influenze e linguaggi diversi si mescolano, generando nuove forme di espressione. La moda, proprio come l’antica torre, rappresenta il desiderio umano di superare i confini e di trasformare il caos in bellezza. Il progetto Babylon è stato realizzato con il supporto degli Archivi di Ricerca Mazzini, punto di riferimento internazionale per la conservazione della storia della moda. Un ringraziamento speciale va ai Creative Directors Pasquale Esposito & Francesco Maffei, a Antonio Salvatore per l’editorial layout e l’arte AI, e a tutti gli studenti dell’Accademia IUAD che hanno reso questo evento un’esperienza unica e irripetibile.
Il percorso di uno studente non si conclude con il conseguimento della laurea; anzi, è spesso il trampolino di lancio verso esperienze professionali e sfide entusiasmanti. Questo è esattamente ciò che è accaduto a Simone Zammitti, giovane talento laureato in Design della Comunicazione presso lo IUAD, che ha saputo trasformare il suo percorso accademico in un’opportunità per affermarsi nel mondo del design internazionale.
Da Napoli al Network Creativo Nazionale
Dopo aver conseguito la laurea a marzo, Simone non ha perso tempo. Già durante gli studi, aveva iniziato a lavorare come freelance, collaborando a eventi locali a Napoli e con studi creativi della Campania. Un’attività che, dopo la laurea, ha deciso di affrontare con maggiore struttura e determinazione.
“Ho iniziato inviando candidature in tutta Italia e cercando di entrare in contatto con Creative Directors e professionisti del settore. È stato un lavoro di networking fondamentale per aprirmi nuove porte, racconta Simone.”
Il suo spirito intraprendente e la passione per il design lo hanno portato presto a guardare oltre i confini italiani, spinto anche dai consigli dei suoi docenti, tra cui il prof. Ausiello che gli ha suggerito di tentare la candidatura per uno stage presso lo Studio Dumbar, una delle agenzie creative più prestigiose a livello internazionale.
Un’Opportunità Internazionale: Studio Dumbar
Simone, ha deciso di mettersi in gioco ed inviare la sua candidatura allo Studio: “Con mia sorpresa, dopo pochi giorni mi hanno contattato per un colloquio”, racconta. Durante l’intervista ha presentato tre dei suoi lavori preferiti, impressionando i recruiter per la qualità dei suoi progetti.
L’esito è stato positivo: a gennaio, Simone ha iniziato ufficialmente il suo stage come Visual Designer presso la sede di Rotterdam dello Studio Dumbar. “Gli stagisti sono trattati come veri e propri dipendenti. Partecipiamo ai meeting con i clienti e lavoriamo su progetti importanti fin dal primo giorno,” spiega Simone.
L’esperienza che sta vivendo è davvero arricchente non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano, grazie all’opportunità di collaborare con creativi di fama internazionale e di esplorare una città vibrante e moderna come Rotterdam.
Art Work : Dreams Goes On Forever (1) by Simone Zammitti
Art Work : Dreams Goes On Forever (5) by Simone Zammitti
Il Successo al DEMO Festival: Un Doppio Traguardo
Tra le tante soddisfazioni di questo periodo, spicca la partecipazione di Simone al prestigioso DEMO Festival, un evento che celebra l’eccellenza del design visivo e che coinvolge i migliori creativi del mondo.
“Il progetto che sarà presentato è nato quasi per caso a giugno, mentre sperimentavo nuove tecniche con Touch Design. Non avevo molte aspettative, ma ho deciso comunque di inviarlo,” racconta Simone. La sua determinazione è stata premiata: due dei suoi cinque artwork sono stati selezionati dall’Art Director di Studio Dumbar, e il 30 gennaio saranno proiettati su schermi nelle principali città olandesi.
“È stata un’emozione incredibile: non solo stavo iniziando a lavorare per Studio Dumbar, ma sarei stato anche guest del loro festival!”
Uno Sguardo al Futuro
Attualmente, Simone si gode ogni momento di questa fase della sua carriera, ma guarda anche avanti con ambizione. “Spero che lo stage possa essere esteso, ma in ogni caso voglio continuare a fare esperienze all’estero, concentrarmi sui miei progetti personali e puntare a esporre i miei lavori in festival e esposizioni.”
Questa storia dimostra come il talento, unito a determinazione e iniziativa, possa portare a risultati straordinari. Simone Zammitti rappresenta un esempio per tutti gli studenti di IUAD che aspirano a una carriera nel design della comunicazione, mostrando che il successo è alla portata di chi è disposto a mettersi in gioco e a credere nel proprio potenziale.
Congratulazioni Simone per il tuo straordinario percorso, siamo certi che questo è solo l’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni!
Attraverso il servizio offerto da IUAD JOB, l’ufficio preposto all’orientamento in uscita, l’Accademia offre una vasta gamma di attività dedicate a facilitare il passaggio dal percorso formativo al mondo del lavoro.
IUAD JOB rappresenta un punto di riferimento per tutti gli allievi che si preparano a entrare nel settore professionale promuovendo iniziative volte a creare connessioni strategiche con aziende di settore, supportando così ogni laureato nella costruzione di una carriera di successo. Tra i principali servizi offerti, spiccano le settimane di aggiornamento sulle nuove figure creative richieste nel mondo del lavoro, il supporto nella stesura del curriculum vitae con l’aiuto di esperti del recruitment, e la preparazione consapevole ad affrontare un colloquio di lavoro. Inoltre, IUAD JOB si dedica a organizzare incontri con aziende e agenzie per permettere agli studenti di comprendere le dinamiche di inserimento professionale e facilitare la creazione di un portfolio efficace.
Un esempio significativo dell’impegno dell’Accademia IUAD nel placement è stato il Career day organizzato lo scorso 4 ottobre presso la sede di Napoli, in C.so Lucci 104. All’evento hanno partecipato oltre 30 aziende e brand del settore moda, tra cui marchi specializzati in abbigliamento uomo, donna, bambino, accessori e pelletteria, nonché agenzie di comunicazione internazionali esperte di stile e tendenze. La giornata è stata un’opportunità preziosa per tutti i laureati e laureandi dei corsi di design della moda, fashion business & management e design dell’accessorio, i quali hanno avuto la possibilità di presentare i propri portfolio e CV direttamente alle aziende, sia in presenza che online. Questo confronto diretto ha rappresentato un momento cruciale per instaurare connessioni concrete con il mondo del lavoro e ottenere opportunità di collaborazione.
A ulteriore supporto degli studenti, durante l’evento erano presenti anche specialisti, disponibili a offrire consigli su come migliorare il curriculum vitae e affrontare al meglio la fase di colloquio. Un servizio fondamentale che ha fornito strumenti pratici per rendere i candidati più competitivi sul mercato.
La collaborazione tra accademia e aziende si rivela dunque un elemento imprescindibile per il successo professionale degli studenti. In un mercato del lavoro in continua evoluzione, dove le competenze richieste sono sempre più specifiche e aggiornate, il ruolo delle istituzioni formative come IUAD non si limita alla trasmissione di conoscenze accademiche. Attraverso iniziative concrete come il career day e il supporto costante di IUAD JOB, l’Accademia non solo forma i professionisti del futuro, ma li accompagna attivamente verso la loro realizzazione professionale.
Grazie a questi sforzi, gli studenti IUAD sono messi nelle migliori condizioni per affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza, competenza e le giuste connessioni, dimostrando quanto sia cruciale una sinergia costante tra accademia e imprese per favorire un inserimento efficace e tempestivo.
Il 25 Giugno si è tenuta l‘Opening della Mostra “Babylon: Da Esotico a Eccentrico” . La serata ha riscosso grande successo di presenze ed ha coinvolto studenti, docenti, stampa, appassionati di moda, professionisti e aziende e amici. Abbiamo condiviso, nelle stupende sale del Musap – Fondazione Circolo Artistico Politecnico Ets, un tempo prezioso immersi tra l’arte e la moda, grazie alle 30 creazioni realizzate dai nostri studenti e alle presenza dei capi dei grandi designer che hanno fatto la storia della moda, sapientemente selezionati da Archivi Mazzini.
L’Exhibition si presenta come un viaggio affascinante attraverso l’evoluzione della moda del Novecento, esplorando come il fascino per l’esotico si sia trasformato in un’espressione eccentrica e rivoluzionaria di stile. La traversata passa per un percorso espositivo che unisce arte, storia e cultura, una rassegna che si immerge nell’influenza dell’Oriente e di altre culture non occidentali sulla moda europea e americana, evidenziando momenti di dialogo e di fusione creativa che hanno ridefinito l’estetica contemporanea. Ogni studente del Corso di Design della Moda ha realizzato una personale interpretazione del tema “Da Esotico a Eccentrico”, diretto dai docenti Pasquale Esposito e Francesco Maffei, contribuendo alla creazione di una vivace opera di creatività, che offre una visione del futuro della moda. Partner di quest’anno sono gli Archivi Di Ricerca Mazzini, eccellenza sul territorio italiano. Il progetto nasce anche con l’intento di valorizzare e far conoscere l’universo degli Archivi alle giovani leve del Fashion System. La mostra resterà allestita presso il MUSAP di Napoli fino al 29 giugno collegata alle due giorni di Workshop gratuito del 27 e 28 giugno sul mondo degli accessori dal titolo: “Babylon – Con gli occhi di Guido”. Vogliamo ringraziare tutti coloro che erano presenti ma soprattutto chi hanno promosso e sostenuto l’evento: l’Unione Europea, il Ministero dell’Università e della Ricerca e Italia Domani nell’ambito del GTA Gran Tour Afam 2024/26. Ringraziamo I nostri Partner: Archivi Di Ricerca Mazzini, Gli sponsor tecnici: Bonaveri – Di Rosa Flower Designer e l’Unione Industriali di Napoli per il patrocinio morale. 📸Condividiamo qualche scatto per raccontarvi l’emozioni della serata.
Il mondo della moda diventa sempre più dinamico e richiede ai designer di sviluppare più conoscenze, non soltanto a livello tecnico e di stile ma anche culturali e linguistiche. In questo scenario, due giovani talenti della nostra Accademia, Andrea Di Giulio e Giada Zanotti, si sono distinti a livello internazionale e hanno portato il loro talento oltre i confini nazionali, partecipando rispettivamente alla Marrakech Fashion Week e alla Colombo Fashion Week.
Ho saputo che avrei partecipato alla Marrakech Fashion Week a fine dicembre, il giorno dopo la mia seduta di laurea, un’occasione che mi ha presentato l’Accademia. È stato fantastico poi sapere di essere stato selezionato, un mix di emozione e soddisfazione. ricorda Andrea quando gli chiediamo della sua esperienza.
Arrivato in Marocco, Andrea ha allestito il suo stand al Palais des Congrès, immergendosi immediatamente nell’atmosfera frenetica dell’evento. I fitting con le modelle e la creazione di contenuti per i social media hanno reso l’esperienza ancora più coinvolgente. La sfilata è stata per Andrea un momento di pura magia, dove ha visto le sue creazioni prendere vita in passerella, accolte dal caloroso apprezzamento del pubblico: “Questa esperienza ha superato ogni mia aspettativa, ho lasciato un pezzo di cuore in Marocco”. Per un giovane designer è sempre gratificante portare il proprio talento in contesti internazionali e incontrare persone di culture diverse. Al suo ritorno, Andrea ha portato a casa non solo ricordi indimenticabili ma anche un’enorme crescita professionale. L’esperienza ha affinato le sue competenze nel mondo della moda, espanso il suo network professionale e fornito lezioni pratiche inestimabili.
Anche Giada ha vissuto un’importante esperienza internazionale. La giovane designer ha partecipato alla Colombo Fashion Week 2024 e nonostante l’agitazione iniziale, ci ha confessato di aver trascorso momenti di pura gioia e di orgoglio. Giada ci fa notare quanto per lei sia stata fondamentale la professionalità e il supporto ricevuto dallo staff, durante i preparativi e il fitting fino al momento della sfilata.
La sfilata è stata un mix di emozioni. È stato davvero gratificante vedere la mia collezione sfilare per un evento così importante e a livello internazionale. Sono anche molto contenta del modo in cui sono stati valorizzati i capi e come è stata sfruttata la musica per creare esattamente il tipo di atmosfera drammatica che volevo. Non potevo sperare di meglio.
Quest’esperienza si è rivelata estremamente gratificante e formativa per Giada, che consiglia vivamente a chiunque di cogliere simili opportunità. Il viaggio a Colombo è stato anche un’occasione per incontrare persone con visioni artistiche diverse, una fonte di ispirazione e crescita personale oltre che artistica.
Andrea e Giada sono due esempi evidenti di come la passione, il talento e l’impegno possano condurre a risultati straordinari. Sono storie di successo che ispirano e motivano tutti i nostri studenti a superare limiti personali e non solo geografici.
Nella società odierna il termine “errore” viene utilizzato quasi sempre con un’accezione negativa. Ma cosa potrebbe accadere se invece fosse considerato un’opportunità creativa stravolgendo così questa visione? Francesca Cozzolino, che ha terminato il suo percorso di laurea in Design della Comunicazione a marzo 2023, ci offre una prospettiva unica e rivoluzionaria con la sua tesi dal titolo “Retroforma”: La scoperta di sé attraverso l’intelligenza artificiale”.
Quante volte, noi designer o creativi ci siamo sentiti dire queste parole: “Hai sbagliato! Non è così che si progetta! Non è così che funziona!” Ed ecco che l’errore è diventato il principio cardine su cui si sviluppa l’intero processo del mio progetto di tesi. Nell’immaginario comune l’errore è considerato un limite, ma con il mio progetto di tesi volevo dimostrare che può diventare parte del processo creativo.
Il suo approccio innovativo si avvale anche dell’intelligenza artificiale come strumento di esplorazione e creazione. Attraverso l’utilizzo di Midjourney, un software AI avanzato, Francesca ha prodotto immagini straordinarie mediante comandi testuali e un dialogo interattivo con la macchina. Questo esperimento è una dimostrazione pratica di come l’AI possa essere utilizzata per spingere i confini della creatività umana.
La tesi si articola in tre serie fotografiche, ognuna con un tema distinto. La prima serie esplora il concetto della maschera, indagando la percezione dell’essere umano tra forma e identità. La seconda serie si immerge nelle emozioni, cercando di rappresentare le percezioni umane attraverso scenari tipici. Infine, la terza serie, si focalizza sulla decontestualizzazione emotiva, mettendo in luce la contrapposizione tra stato d’animo e ambiente.
Attraverso “Retroforma”, Francesca non solo abbraccia l’errore come elemento creativo, ma sottolinea anche come l’intelligenza artificiale possa essere un prezioso alleato nel processo creativo. Il suo obiettivo è ridefinire la percezione negativa delle macchine, dimostrando che i tool di intelligenza artificiale possono essere una fonte di creatività innovativa.
David Holz, fondatore di Midjourney, ha affermato: «L’obiettivo è rendere gli esseri umani più fantasiosi, non creare macchine fantasiose».
Con la sua tesi, Francesca ha pienamente incarnato questo spirito, cercando di aprire nuove strade creative per il futuro del design e della comunicazione visiva.
Che siate appassionati o meno di Sanremo, avrete di sicuro notato, seguendo anche gli altri programmi Rai, un nuovo look per il logo della televisione pubblica, in occasione del suo anniversario.
Con grande orgoglio vi sveliamo il nome del designer che lo ha realizzato: Danilo D’Alessandro.
Danilo D’Alessandro studente IUAD
Danilo si è laureato poco più di un anno fa in Design della Comunicazione allo IUAD. Durante il suo percorso accademico, ha dato prova più volte del suo talento creativo arrivando in shortlist con il progetto Trypo agli ADCI Awards del 2022 e selezionato per il suo poster “Be Kind as a Flower”, esposto durante IF Festival, in occasione del contest “Fight for Kindness” di Type Campus.
Trypo ProjectBe Kind as a Flower Poster
Terminati gli studi, Danilo ha iniziato subito a lavorare presso alcune delle agenzie più note a livello nazionale. Come freelance è stato contattato da un’agenzia romana che gli ha commissionato un lavoro di logo design per conto della RAI, in occasione dei 100 anni della Radio e i 70 della televisione. I nuovi loghi sono disponibili in versione statica e dinamica, posizionati in testa e in coda a tutti i programmi che trattano il tema dell’anniversario. Inoltre per tutto il 2024 il logo on screen sarà visibile nella parte alta dello schermo durante la messa in onda. Una grande e meritata soddisfazione per Danilo che ci racconta così il suo lavoro:
loghi Rai 70-100
Per la realizzazione del nuovo logo Rai ho inizialmente proposto al cliente tre varianti del medesimo. La prima proposta è stata creata sulla base delle shapes attuali della Rai, forme basic ed elementari. La seconda invece è un netto richiamo al logotipo presente nel rotoscopio Rai, realizzato al fine di ricreare i caratteri mancanti. L’ultima proposta, la scelta finale del cliente, è stata ideata a partire dal concetto del burn-in delle TV. Chiamato anche effetto fantasma, corrisponde al disturbo visivo che le vecchie televisioni facevano nel momento in cui ci si soffermava troppo tempo sullo stesso canale. Il richiamo a questo concetto vuole dunque onorare ed enfatizzare il tempo che è passato per tutte le persone che, da 70 e 100 anni, guardano ed ascoltano la Rai.”
Dal punto di vista tecnico la creazione del bumper animato è stata abbastanza complessa. La sovrapposizione di shapes sul bianco non sempre ha permesso di distinguere queste ultime; per questo motivo ho sopperito al problema utilizzando delle maschere.
Non resta che complimentarci con Danilo certi di condividere con lui ancora molti successi futuri.
Il 26 gennaio, nella Conference Room della sede IUAD in Corso Lucci 156, si è celebrata l’inaugurazione dell’anno accademico 2023/24, evidenziando l’importanza dell’internazionalizzazione, della trasversalità delle competenze e dell’innovazione. L’evento “Meet IUAD”, continua a rafforzare il legame tra studenti e professionisti nei campi del design, dell’audiovisivo, della comunicazione visiva e della moda.
Ospiti dell’evento Manuela Ravasio, Nicole Cellemme, Matteo Minà e Carlo Biasia
Esperti del calibro di Manuela Ravasio, Direttore di Marie Claire Italia; Matteo Minà, Giornalista di moda; Nicola Cellemme, Executive Creative Director presso Armando Testa; e Carlo Biasia, Special Projects Architect presso Interni Magazine, hanno partecipato all’evento, moderati dalla giornalista Cinzia Malvini di L7. I relatori hanno condiviso le proprie esperienze professionali, sottolineando l’importanza della versatilità delle competenze e dell’apertura verso nuove sfide future.
Un tema centrale del dibattito è stato l’impiego dell’intelligenza artificiale, che nell’ultimo anno è entrata a far parte anche nella didattica dello IUAD. Gli ospiti hanno espresso la propria opinione sul tema; per Matteo Minà la cultura del lavoro, il sapere e l’empatia che è una peculiarità esclusiva dell’essere umano, restano e saranno sempre centrali nel mondo della moda e non solo. Manuela Ravasio ha evidenziato il potenziale collaborativo degli strumenti A.I. definendoli “complici” e non “nemici” dei professionisti. Nicola Cellemme, oggi in agenzia punto di riferimento in campo AI, ha mostrato, con alcuni esempi, come i vari tool di intelligenza artificiale, offrano la possibilità di vedere realizzate, in tempo reale, le proprio idee per comprendere fin da subito se possono funzionare o meno. Secondo Il Direttore Creativo l’AI si sostituirà il lavoro dei creativi ma creerà nuovi profili professionali che interagiscono con quest’ultima. Conclude il dibattito Carlo Biasia affermando che gli strumenti tecnologici sono uno stimolo e un aiuto per gli studenti e i professionisti del design ma non possono prescindere dalla cultura, dal saper fare e dalla conoscenza, mantenendo sempre lo sguardo fisso verso il passato e la storia.
Giuseppina Auricchio Direttore didattico IUAD
Dopo l’intervento degli esperti, sono seguiti i saluti istituzionali del Direttore didattico Giuseppina Auricchio che ha augurato, agli studenti delle due sedi di Napoli e Milano, di sviluppare durante il loro percorso formativo coraggio, curiosità e soprattutto una grande determinazione, caratteristica da preservare anche nella carriera.
A termine dell’evento sono intervenuti per i saluti finali, Michele Lettieri, Presidente dell’Accademia Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Chiara Marciani, Assessore alle politiche giovanili e del lavoro del Comune di Napoli che hanno sottolineato l’importanza di promuovere e sostenere una formazione sempre più tecnica e specializzata, ricordando il ruolo fondamentale che svolge il design e il Made in Italy nel panorama economico italiano.
l’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Claudio Durigon
il Presidente Michele Lettieri salutando gli ospiti, si è rivolto a tutti gli studenti invitandoli a superare i propri limiti personali ma anche geografici, lasciandosi contaminare da altre culture, apprendendo nuove tecniche e tendenze con uno sguardo attento anche verso il mercato del lavoro estero. Ha infine confermato l’impegno dello IUAD nel voler continuare a promuovere nuovi progetti di formazione internazionali, non solo all’interno del circuito Erasmus, ma anche attraverso accordi con istituzioni extra europee soprattutto in Asia, Nord e Sud America, per moltiplicare le opportunità di lavoro e di formazione oltre alle competenze del singolo studente.
Il Presidente Michele Lettieril’ Assessore Chiara Marcianiil consueto taglio del nastro
Le buone notizie per il dipartimento di Visual Communication dello IUAD continuano:
Primo posto per Nadia Battista (Art Director) e Davide Spedaliere (Copy) con il progetto “Missing Friend” per il contest ADCI Equal, una competition tutta italiana e un modo concreto per premiare la cultura Equal anche nei più giovani. Il progetto risponde al brief di Telefono donna, partner del contest, che pone l’attenzione sulla dinamiche pericolose e le ripercussioni psicologiche devastanti che emergono nelle donne intrappolate in una relazione tossica. Molte ragazze, soprattutto giovani e giovanissime, si ritrovano in una relazione affettiva “abusante” senza esserne consapevoli.
il progetto “Missing Friend” Nadia e Davide
Con il progetto “Missing Friend” Nadia e Davide hanno puntato sulla sensibilizzazione di chi è accanto alle vittime, gli amici, gli unici che possono realmente aiutare a prendere coscienza degli abusi subiti.
Da poco laureati in Design della Comunicazione allo IUAD, i due giovani creativi, avranno la possibilità di rappresentare l’Italia all‘Euro best Young Creatives Competition, infatti questo riconoscimento permetterà loro di accedere alla competition europea più importante per gli under 30.
Nadia e Davide laureati in Design della Comunicazione
Team formati da coppie creative sono chiamati a realizzare una campagna integrata in risposta a un brief fornito da un’organizzazione di beneficenza o no-profit, il cui nome, obiettivi, strategie e pubblico target sono tenuti segreti fino al briefing che sarà pubblicato il 24 novembre.
I premiati , scelti da una giuria di professionisti internazionali saranno annunciati il 13 dicembre 2023insieme ai vincitori degli Eurobest Awards. quindi…SAVE THE DATE!
Intanto facciamo il tifo per loro in attesa di scoprire se distingueranno tra i migliori giovani creativi europei.
Giovedì 12 ottobre presso la Conference Room dello IUAD in Corso Lucci, 104 di Napoli sono stati presentati i lavori del nuovo tema di ricerca proposto dall’Accademia, intitolato “Maniglie tra pattern e design per scoprire nuovi mondi”, promosso dalla docente arch. Ornella Formati e sviluppato all’interno del Corso Design III del Corso triennale Design e Architettura degli Interni dello IUAD, grazie alla collaborazione con la dottoressa Giovanna Basile fondatrice con Maria e Nicola Basile dello Studio di Product designHebanon.
Gli studenti dopo una visita didattica tenutasi presso l’azienda Hebanon, nella quale hanno potuto osservare le preziose specie lignee custodite nel caveau di tranciati pluricentenari dell’azienda e aver appreso processi di lavorazione e produzione come l’intaglio e l’intarsio, hanno approfondito la tematica assegnata, progettando linee di maniglie in grado di divenire veri e propri catalizzatori dell’elemento di arredo. Gli allievi, stimolati a progettare pattern ispirati a quattro differenti collezioni, hanno realizzato progetti e prototipi che non solo hanno riscosso grande interesse, ma sono stati premiati dalla dottoressa Giovanna Basile che produrrà quattro dei progetti proposti, alla quale va un particolare ringraziamento per l’attenzione posta alla ricerca progettuale e per la passione che ha saputo trasmettere ai nostri allievi nel premiare i progetti selezionati.
Il primo e il secondo premio sono stati assegnati a Cristina Iazzetta e Maria Grazia Clemente che per la collezione “Design ‘900”, hanno proposto rispettivamente la maniglia “TarsieDIY” e “Letraset 2023”, il terzo premio è stato attribuito a Cinzia Langella che per la Collezione “Archigrip” ispirata alle architetture emblematiche d’Italia ha presentato “Marco“, il quarto posto per problematiche produttive, verrà in seguito conferito a uno dei due prodotti della collezione “Fabulae” la maniglia “Médō” e la maniglia “Sonor-ōris” progettate rispettivamente da Filomena Treglia e Arianna De Pasquale.
La collezione “Design ‘900” è un contributo agli eccezionali designer che nel Novecento hanno segnato la storia del prodotto industriale. Prova a rappresentare, in un’armoniosa fusione tra passato e presente, i segni e le innovazioni introdotte dai grandi maestri del design del secolo scorso. “Design ‘900” racchiude al suo interno tante piccole linee ispirate agli stili e ai principi distintivi di designer come Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Enzo Mari, Joe Colombo, Bruno Munari, Carlo Scarpa, Gae Aulenti, Franco Albini e Gio Ponti. Le linee vanno oltre la semplice ispirazione estetica, infatti, provano a riproporre l’approccio progettuale che ogni designer selezionato ha avuto nella costruzione dei propri prodotti. Tra le sette linee proposte per la collezione “Design ‘900” troviamo il primo premio “Tarsie DIY” e il secondo premio “Letraset 2023”.
Il primo premio a Cristina Iazzetta per la linea di maniglie: “Tarsie DIY”.
La linea di maniglie “TarsieDIY” riceve il primo premio perché combina la sperimentazione di Enzo Mari con l’eleganza dell’intarsio e dell’intaglio. Il concept alla base del progetto è la personalizzazione. La maniglia è, infatti, composta da un primo componente bloccato all’anta che, grazie a una fessura, accoglie un secondo elemento personalizzabile. Il progetto vuole coinvolgere l’acquirente, che può sostituire in autonomia il “pannello decorativo” e esprimere un processo creativo proprio della filosofia di Enzo Mari. Gli stessi intarsi riportati sulla maniglia evocano grafie e “segni” appartenenti al linguaggio del designer.
Il secondo premio a Maria Grazia Clemente per la linea di maniglie “Letraset 2023”.
La maniglia “Letraset 2023” che utilizza come tecnica costruttiva sia l’intaglio che l’intarsio, vuole dopo 50 anni, ricordare la decorazione per il tessuto progettato nel 1983 da Ettore Sottsass per il Gruppo Memphis. Il progetto declina i “segni” del designer in una griglia strutturale bloccata, all’interno della quale le essenze si alternano secondo una logica di pieni e vuoti. La linea presenta più declinazioni che vanno da una versione più articolata a una più semplice.
Il terzo premio la collezione “ArchiGrip”
Il naming della collezione “ArchiGrip” ottenuto dalla combinazione di due termini “archi”, abbreviazione della parola “architetture”, e “grip” afferrare, vuole raccontare l’obiettivo di progetto: afferrare e catturare l’essenza di alcune delle architetture più iconiche d’Italia come il Monastero di Santa Chiara, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la basilica di San Marco, il Pantheon e Castel del Monte. La Collezione “ArchiGrip” recupera i segni del monumento storico e attraverso la pregiata tecnica dell’intarsio e le combinazioni cromatiche dei differenti legni, crea pattern compositivi in grado di evocare l’opera d’arte.
Il terzo premio a Cinzia Limongello per la linea di maniglie “Marco”.
“Marco” è La linea di maniglie ispirata alla basilica di San Marco a Venezia e in particolare alla famosa pavimentazione a mosaico, realizzata in marmi policromi e presente all’interno della chiesa. La linea propone altre due versioni realizzate entrambe con la tecnica dell’intarsio. La prima riprende la pavimentazione adiacente al portale principale realizzata da Paolo Uccello, la seconda invece riproduce la decorazione presente nel coro.
il quarto premio la collezione “Fabulae” di Filomena Treglia e Arianna De Pasquale.
Le maniglie della linea “Fabulae” s’ispirano al mito, dal greco mythos, il “racconto” di gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri. Attraverso il mito gli antichi provavano a spiegare fenomeni che per loro non erano comprensibili. La collezione s’ispira a tre miti iconici come la Dea Partenope, Teseo e il Minotauro, Medusa e Perseo.
La linea “Médō” trae ispirazione dalla figura mitologica di Medusa e dall’omonimo mito “Medusa e Perseo”. I segni riportati sulla maniglia ricordano la capigliatura della Gorgone, in particolare i ricci che secondo la leggenda si trasformano in velenosi serpenti. Il modulo di base, che evoca un ricciolo dei capelli della Gorgone, viene prima ribaltato e poi specchiato in modo tale da ottenere un disegno che restituisce alla maniglia un senso di movimento e dinamicità.
La linea Sonor-oris ispirata a Partenope vuole restituire il senso del suono, attraverso i vuoti e i pieni delle linee sinuose generati dalle “onde sonore” del canto melodioso delle sirene. Sonor-ōris presenta due versioni, una che utilizza la tecnica dell’intarsio e l’altra dell’intaglio.
I contest sono parte integrante del percorso accademico perchè stimolano la ricerca e la creatività dando la possibilità agli studenti di confrontarsi concretamente con il mondo del lavoro.
Manifattura di Domodossola, azienda piemontese leader dell’intrecciato in pelle, organizza dal 2015 il concorso per studenti Intreccincantiere realizzato in collaborazione con Lineapelle e il Gruppo Banco BPM. Come ogni anno, studenti under 30 provenienti da scuole di moda e design di tutto il mondo sono stati chiamati a realizzare manufatti utilizzando appunto l’intreccio, sapiente tecnica che caratterizza l’azienda piemontese.
Quest’anno, i giovani designer dovevano ispirarsi alla dimora storica neorinascimentale ubicata nel quartiere Montenapoleone, il Museo Bagatti Valsecchi, dove è avvenuta la premiazione lo scorso 11 Ottobre.
Ad aggiudicarsi il premio per la categoria Calzatura è stata Alessia De Mattia dello IUAD con un modello di zoccoli in grado di portare quattro intrecci diversi. Il progetto cofirmato da Viviana Buhne e Margheritade Gregorio (IUAD) ha vinto la selezione Pelletteria. Le tre studentesse sono iscritte attualmente al corso specialistico in Design dell’Accessorio.
Ci congratuliamo con loro per questo doppio successo.
Anche quest’anno l’Accademia ha partecipato alla Graduate Fashion Week in qualità di membro della Fashion Graduate Foundation che unisce tutte le piú prestigiose Accademie di Moda a livello mondiale.
Presso il Fashion District di Dubai il 12 ottobre, ha sfilato con la sua collezione SUA QUIQUE PERSONA Thomas Ferrarese studente del corso di Design della Moda presso la sede di Milano.
una grande opportunità per il giovane designer che ha potuto confrontarsi con altri studenti di moda provenienti da ogni parte del mondo, ma soprattutto ha potuto confrontarsi con professionisti internazionali.
Rivedremo in passerella la sua collezione ed anche quelle di alcuni colleghi di corso, in occasione della prossima Fashion Graduate Italia che si terrà al Base. Collegatevi con i nostri social il 25 Ottobre dalle 14.30 per seguire live la sfilata dei più talentuosi studenti IUAD.
L’Art Directors Club Italiano (ADCI) è l’associazione culturale che dal 1985 riunisce i migliori professionisti nel campo della comunicazione pubblicitaria, assegna ogni anno premi in diverse categorie non solo ai creativi più esperti ma anche ai migliori studenti che si approcciano al settore.
I premi ADCI sono un punto di riferimento per la creatività e la qualità nella comunicazione pubblicitaria in Italia e documentano nel tempo l’evoluzione dei linguaggi, degli stili e dell’uso dei mezzi di comunicazione.
Sabato 07 Ottobre, in occasione dell’evento ADCI AWARDS, tenutosi a Milano presso il Teatro Franco Parenti, l’Accademia IUAD di Napoli, si conferma, ancora una volta, un’istituzione di riferimento per chi desidera specializzarsi nel campo del design e della comunicazione attirando, di fatto, non solo i più talentuosi giovani creativi campani ma di tutto il meridione. Una piccola rivoluzione, un reale cambio di tendenza, che non vede più solo Roma e Milano, ma anche Napoli come polo di attrazione per i settori: pubblicità e comunicazione. Dopo soli quattro anni dalla nascita del corso specialistico di II livello in Art Direction & Copywriting lo IUAD porta a casa ben 4 metalli ADCI, i premi italiani più prestigiosi in ambito pubblicitario.
Ricevono infatti l’oro nella categoria Classic studenti: Paola Di Stasio, Francesco Coviello e Valeria Covucci Per il progetto “THE FANS”, campagna di sensibilizzazione sui diritti umani che racconta il lato oscuro dei mondiali in QATAR.
La giuria, composta totalmente da professionisti provenienti dalle maggiori agenzie di comunicazione italiane, ha così spiegato le motivazioni dell’oro:
“Abbiamo premiato tutti quei lavori che contenessero innovazione e volontà di trovare risposte alle grandi tematiche attuali con linguaggi nuovi e coraggiosi. Ma soprattutto abbiamo premiato le idee capaci di emozionare e che riaccenderebbero anche in noi la passione per il nostro lavoro.”
Non solo un Oro per lo IUAD ma molti altri metalli e shortlist sono stati riconosciuti agli studenti, tutti visibilmente emozionati e sopresi alla notizia. La condivisione dei premi ha trasformato poi la premiazione in un momento di festa e di orgoglio per tutta l’Istituzione.
Nel dettaglio i premi sono:
Argento: Luca Pariota
Bronzo: Paola Di Stasio, Valeria Covucci, Maria D’Ignazio:
In Shortlist: anche gli studenti Michele De Luca, Sara Varzi, Valentina Dell’Arciprete, Gaia Di Napoli Modica Annamaria Palatucci Gaia Di Maio, Adriana Lo Masto, Miriana Cuomo.
Venerdì 9 Giugno gli studenti del secondo e terzo anno del corso di Design e Architettura degli Interni hanno incontrato in Aula Magna, l’architetto Carlo Biasia, Special Projects Architect per Interni Magazine, una delle più importanti riviste di design in Italia, fondata nel 1954 e diretta dal 1994 da Gilda Bojardi. Entusiasta della sua visita in una Napoli in fermento e completamente colorata di azzurro scudetto, Biasia condivide un po’ della sua storia con gli studenti. Vive e lavora a Milano da anni ma si è formato come architetto a Venezia, conseguendo una laurea magistrale in Architettura (specializzazione paesaggio con una tesi di progettazione e fotografia) e studiando anche arte contemporanea, urbanistica e storia. Si occupa da quasi 15 anni di arte contemporanea, moda e design di prodotto e attualmente lavora per Interni Magazine come special projects architect e in particolare lavora nel team Eventi per la curatela e l’organizzazione generale del Fuorisalone. Scrive anche per i numeri speciali della testata.
Carlo Biasia ph: Settimio Benedusi
Durante il suo incontro con gli studenti IUAD ha sottolineato importanza dell’informazione e della comunicazione quando si parla di progettazione. Grazie non solo al metaverso ma anche a internet sempre più accessibile e aperto, le informazioni raggiungono tutti gli utenti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. L’intelligenza artificiale per la formazione è importante, ma è ancora più fondamentale fare la “differenza”, ovvero trovare l’elemento di unicità, perché il progettista è l’unico a poter avere sempre un controllo finale sulla “macchina”. E’ importante inoltre progettare in maniera consapevole, capire e informarsi sul design che ci circonda (industrial design, graphic design, product design, ecc) per arrivare a produrre economia circolare. Bisogna considerare tutti gli aspetti correlati al progetto, in modo che il punto di vista dello spettatore non sarà mai univoco, ma dovrà avere sempre elementi diversi che lo stimolano. Per questo, Biasia individua 3 diverse fasi della progettazione: ideazione, sviluppo e comunicazione, sottolineando come la progettazione non è mai un processo individuale ma un atto collettivo, corale in cui devono essere necessariamente coinvolte professionalità diverse.
Tra le varie attività di comunicazione, di particolare rilevanza negli ultimi decenni sono gli eventi dedicati al settore, tra cui il più importante di tutti in Italia è il Fuorisalone di Milano durante la Milan Design Week. L’idea di un evento dedicato al design al di fuori dei padiglioni chiusi del Salone Del Mobile nasce intorno agli anni 90, quando c’era l’esigenza di avvicinare al prodotto d’arredo un pubblico che non fosse composto dagli addetti al settore ma anche, ad esempio, da studenti universitari. La città di Milano, ridefinita “Design City” è il luogo ideale come punto di riferimento perché in essa confluiscono tutta una serie di energie e stakeholder, partendo dalle aziende di produzione in Brianza, che non volevano essere più all’interno di caotici padiglioni fieristici ma in un contesto più aperto e creativo. La strategia migliore per un’azienda a quel punto era entrare nelle università perché sono spazi che hanno uno scopo divulgativo del sapere e della cultura, con installazioni e non prodotti, con progetti concettuali ed esperienziali, creando in questo modo tantissime occasioni per comunicare e raccontare interagendo con lo spettatore. Per questo oggi, in particolare con l’avvento dei social, le aziende chiedono ad architetti e designer di progettare installazioni che siano al passo con la comunicazione digitale, in particolare quella che avvicina in maniera diretta ed emozionale lo spettatore.
Biasia, che oggi si occupa in prima persona della curatela dell’evento per la rivista Interni Magazine, assieme al team e sotto la direzione di Gilda Bojardi, spiega ai ragazzi quanto sia fondamentale, creare dei flussi di esperienze affinché tutto quello che è all’interno dello spazio espositivo si possa osservare a 360 gradi e fotografare. Per questo l’oggetto, il prodotto va pensato come fruito da qualcuno. La mostra andrà quindi sempre valutata nel suo complesso, che sia quanto il più armonico possibile, in base al concetto che l’evento vuole esprimere. Il Fuorisalone è ad oggi un evento unico e di respiro internazionale che richiama ogni anno circa 300 mila visitatori coinvolgendo progettisti, allestitori, aziende e blogger da ogni parte del mondo. Ogni anno arrivano circa 120 progetti nella redazione di Interni Magazine, di cui ne vengono selezionati circa 40 che trovano spazio all’interno dell’Università Statale di Milano, con un lavoro di cantiere incessante di 45 giorni, che coinvolge circa 40 architetti e uffici stampa. Infine, Biasia ha chiesto agli studenti di architettura di mostrare i propri progetti. Questo è stato un momento di confronto fondamentale per la loro formazione e crescita professionale. Termina poi il suo intervento con un messaggio diretto ai nostri studenti e in generale, a tutti i futuri designer:
“Il consiglio che mi sento di dare a uno studente di architettura e design che sta facendo un percorso trasversale e multidisciplinare è di provare a rischiare un po’ di più e di cercare nelle discipline afferenti al mondo dell’architettura ossia la musica, la filosofia, le arti visive quei riferimenti che permettano di eseguire progetti “fuori dagli schemi, ma secondo le regole”. Studiate i colori dei grandi maestri del rinascimento ma anche le forme dell’arte contemporanea, dalle linee di Carlo Scarpa, Luigi Caccia Dominioni, l’atteggiamento di Vico Magistretti e di Achille Castiglioni, ma anche l’energia di Gaetano Pesce, Philip Stark e Karim Rashid. E infine utilizzate sempre la casa da progettare come un grande laboratorio di idee.”
Prima di salutarci, Carlo Biasia, ci ha informato in anteprima, sul tema del prossimo Fuori Salone 2024 : “Cross vision”. Continua a seguire il blog per altre anticipazioni. Stay tuned!
Annamaria Palatucci ex studentessa IUAD della Specialistica in Art Direction & Copywriting, è stata selezionata tra i 9 creativi italiani che voleranno a Barcellona per prendere parte all’High Potential Programme, evento di talent scouting promosso da ADCE ( Art Directors Club Europeo).
Il format dell’evento prevede la selezione di 50 giovani tra i più creativi e talentuosi scelti in oltre 18 paesi, che avranno l’opportunità di presentare in un tempo massimo di 5 minuti, il loro miglior progetto accademico e guadagnandosi la possibilità di accedere a colloqui di speed recruitment con i maggiori esponenti rappresentanti di 10 agenzie creative di stampo internazionale.
L’evento di 2 giorni si svolgerà in presenza a Barcellona il 18 e 19 maggio al Disseny Hub e includerà una serie di attività, workshop, speed dating finalizzato alla realizzazione professionale.
Un’opportunità unica per identificare e proteggere le menti creative che daranno forma al futuro dell’industria creativa. I giovani talenti si giocano, infatti, la possibilità di poter fare una prima esperienza lavorativa in una multinazionale di pubblicità europea.
Annamaria Palatucci studentessa di Art & Copy selezionata dal High Potentials Programme
Annamaria ha convinto la giuria di esperti presentando il suo progetto di Tesi in Advertising “Silentium” realizzato insieme alla collega Copy Gaia di Maio. L’abbiamo incontrata per congratularci con lei e chiederle maggiori informazioni sul suo lavoro:
“In Italia il 15% delle coppie soffre di infertilità, una tematica di cui si parla poco e che è oggetto di stereotipi, tabù e stigma sociale. In questo scenario, le coppie infertili sono sottoposte continuamente a domande scomode o “raptor” fatte loro dagli over 60, una generazione che non comprende il cambiamento dei nuovi stili di vita favorendo incomprensioni e distanza. Nasce così l’idea di una purpose co-branding activation tra Amazon Pharmacy e Parole Fertili che presentano Silentium, il farmaco non farmaco per il trattamento sintomatico delle domande scomode. Al suo interno un blister completamente vuoto e un bugiardino sensibilizzano le persone e le invitano a rispettare il silenzio. Inoltre una cartolina dal doppio formato, cartaceo o digitale, aiuta le persone a chiedere scusa con l’invio di un messaggio di positività ad una coppia che soffre di infertilità. Attraverso una 360° integrated campaign vengono diffusi su diversi canali, online e offline, messaggi di interruption marketing per simulare l’effetto sorpresa che hanno le domande scomode”.
Annamaria, ha frequentato allo IUAD anche il corso Triennale in Design della Comunicazione. Abbiamo visto sbocciare e crescere il suo grande talento in questi ultimi cinque anni. Siamo quindi tutti molto orgogliosi di questo primo traguardo, certi che sarà solo inizio delle tante soddisfazioni che le riserverà il suo futuro professionale. Non resta che darle un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura europea.
¡Buen viaje!
Silentium progetto di tesi di Annamaria Palatucci e Gaia Di Maio
Per il terzo anno consecutivo dopo la vittoria delle studentesse IUAD, Claudia Pauzano e Nadia Battista, Emanuele Cobalto, iscritto al Corso Triennale Design della Comunicazione, ha vinto il premio ADCI per i Giovani Leoni 2023. Una competizione indetta dall’Art Directors Club italiano, che gli permetterà di volare a Cannes dal 19 al 23 Giugno per rappresentare l’Italia presso la prestigiosa Roger Hatchuel Academy Cannes Lions, un programma intensivo creato dal Festival Internazionale della creatività per i nuovi talenti emergenti internazionali.
Emanuele studente IUAD di Design della Comunicazione
Emanuele ha vinto realizzando un video in cui presenta sé stesso, le sue passioni e le sue aspettative: “La mia ispirazione principale è stata la serie di Osvaldo Cavandoli, intitolata “la Linea”. Ho scelto di utilizzare solo illustrazioni. Non avevo intenzione di mostrare la mia faccia e la mia voce, ma ho voluto parlare di me attraverso la musica e con giochi di parole. Il concetto di “spinta” è centrale nel mio lavoro, è un omaggio a mio padre, che era disabile. Un tempo io spingevo lui, magari per questo premio è lui che ha dato a me una spinta”.
Lo abbiamo incontrato, ancora visibilmente emozionato e sorpreso, per saperne di più del suo progetto:
Il contest chiedeva agli studenti di presentarsi realizzando un video; una richiesta solo in apparenza facile, in realtà sappiamo bene che non è facile descriversi. Nel tuo caso quali aspetti della tua personalità hai voluto comunicare?
Ho voluto raccontarmi attraverso le mie passioni, l’illustrazione e la musica. Sono una persona molto estroversa, nella vita organizzo anche eventi musicali ma in questo video ho voluto mostrare anche la mia parte più intima e solitaria, nonché un momento difficile della mia vita: la perdita di mio padre. Ma il messaggio alla fine resta positivo, perché ho voluto dimostrare che anche quando si cade, bisogna essere capaci di rialzarsi.
La musica è una tua passione ma quanto influenza i tuoi progetti?
Moltissimo, è parte della mia vita, quando non disegno, ascolto musica. In questo progetto ho mixato insieme almeno sei track diverse. Trascorro le mie giornate ascoltando musica, facendo video oppure disegnando, tutto questo fa parte di quello che sono.
Ti descrivi anche come aspirante Copy. Da cosa nasce questo tuo interesse?
il video di Emanuele Cobalto premiato dall’ADCI
La passione per la scrittura e la lettura è qualcosa nata già quando ero ragazzino, poi ho frequentato il classico e amavo molto il greco. Le parole mi affasciano e vorrei migliorare questa competenza. In realtà anche Graphic Design e Art Direction mi piacciono molto come materie, voglio apprendere più competenze possibili e poi sperimentare.
Cosa ti aspetti dalla tua prossima esperienza a Cannes presso la prestigiosa Roger Hactuel Academy?
In questo momento non riesco ancora a crederci, devo ringraziare i miei docenti che mi hanno spronato a realizzare il mio progetto. Sono molto felice ma anche confuso. Sicuramente mi aspetto di incontrare colleghi ma soprattutto professionisti, voglio approfittare di questa occasione e crescere in termini tecnici e creativi.
E dopo Cannes? Terminati i tuoi studi, quale professione vorresti svolgere?
Domanda difficile, ma sono certo che non voglio pormi dei limiti. Probabilmente anche da freelance continuerei a realizzare video e illustrazioni, proverei a scrivere contenuti, o perché no, farei anche volentieri un’esperienza in agenzia. Per ora sono certo che la creatività è il mio mondo, il mio futuro perché è parte di me, non potrei fare altro.
Continua a seguire i nostri canali digitali per essere sempre aggiornato su tutte le attività dell’Accademia e le giornate open day dedicate ai corsi triennali e post laurea.
L’Accademia IUAD da sempre investe nel talento dei giovani creativi, che desiderano specializzarsi nel campo della comunicazione oltre che della moda e degli accessori. Per questo motivo, ha indetto il bando di Borsa di studio TOP10rivolto ai laureati o laureandi che desiderano acquisire competenze teorico pratiche, offrendo gli strumenti e le conoscenze più richieste dal mercato del lavoro.
Non è un caso, infatti che ben il 95% degli studenti, dopo aver conseguito il titolo specialistico in Art Direction & Copywriting e in Design dell’Accessorio, in meno di un anno, ha avuto un’esperienza di lavoro nel settore. La ragione di tale successo è da ricercare anche nel metodo didattico sperimentale e sempre aggiornato, in linea con le richieste delle aziende e delle agenzie. Tale metodo trova applicazione attraverso le attività in aula e in laboratorio svolte da uno staff docente esperto, composto da professionisti in grado di simulare, durante le lezioni, processi e modalità di lavoro tipiche della realtà lavorativa di settore.
Le opportunità di lavoro nel mondo della comunicazione.
La percentuale di inserimento lavorativo, nel settore della comunicazione, dipende da diversi fattori: livello di istruzione, esperienze lavorative, le abilità tecniche e la situazione economica del mercato. In generale, il settore offre molte opportunità di lavoro, soprattutto per i professionisti altamente qualificati in diverse aree tra cui: la pubblicità, il marketing, la produzione audiovisiva e il web design. Inoltre, la digitalizzazione ha avuto un forte impatto, con un aumento della richiesta di professionisti specializzati in digital marketing, social media e tecnologie dell’informazione.
Il Copy e l’Art Director: la coppia creativadella comunicazione.
Tra i protagonisti principali del mondo della pubblicità (e non solo!) troviamo la figura del Copywriter e dell’Art Director, una coppia creativa che collabora insieme per comunicare valori e identità dei brand, ideare prodotti, produrre contenuti social, realizzare spot e campagne pubblicitarie.
Il Copy e l’Art Director sono due professionisti che lavorano a stretto contatto, il Copywriter si occupa della scrittura dei contenuti testuali, mentre l’Art Director si occupa della parte visiva; l’obiettivo è quello di comunicare in modo chiaro ed efficace l’idea o il prodotto da promuovere. Partendo proprio dall’analisi del prodotto o del servizio da comunicare, insieme individuano i punti di forza e gli elementi distintivi da veicolare sui vari canali. Una volta individuati questi elementi, il Copywriter inizia a scrivere i testi, l’Art Director crea il concept visivo, si occupa quindi della realizzazione della grafica, della scelta dei colori e delle immagini.
Se l’idea di comunicare un prodotto o un brand, attraverso la forza delle immagini e delle parole, ti affascina e ti piace il gioco di squadra, questo potrebbe essere il percorso adatto a te.
Shooting durante il laboratorio di Advertising
Il Mercato degli Accessori e le principali figure professionali:
Il mercato delle calzature e della pelletteria in Italia è un settore molto importante e con una lunga tradizione. L’Italia è uno dei principali produttori di scarpe e prodotti in pelle al mondo, con alcune delle marche più prestigiose a livello globale.
Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani (ANCI), il settore della calzatura in Italia conta circa 4.500 imprese e impiega oltre 75.000 persone. Nel 2020, nonostante l’impatto della pandemia da COVID-19, il settore ha registrato un fatturato di circa 9,6 miliardi di euro. Il settore della pelletteria è altrettanto importante conta 32.800 addetti e circa 4.550 imprese attive.
Le principali professioni legate al mercato delle Calzature e della Pelletteria.
Il designer di scarpee borse è responsabile della creazione di nuovi modelli e stili di calzature e accessori in pelle. Questi professionisti oltre ad avere una forte sensibilità estetica e conoscenza dei materiali e delle tecniche di produzione, devono essere in grado di tenere conto delle tendenze della moda e delle esigenze dei clienti.
Gli sviluppatori di prodotto sono responsabili della ricerca e dello sviluppo di nuovi materiali e tecnologie per la produzione di scarpe e borse. Questi specialisti devono avere una buona conoscenza delle proprietà dei materiali e delle tecniche di produzione. Inoltre, devono essere in grado di identificare le esigenze del mercato e sviluppare nuovi prodotti che soddisfino tali esigenze.
studenti IUAD dei corsi in design dell’accessorio
In sintesi, le professioni del settore delle scarpe e della pelletteria spaziano dalla progettazione e produzione allo styling e al marketing; richiedono conoscenze tecniche, estetiche e di mercato, nonché buone capacità di comunicazione. Con la giusta formazione e l’esperienza, queste professioni possono essere altamente gratificanti e offrire numerose opportunità di carriera.
Per conoscere tutto sui percorsi specialistici e come accedere anche alle altre agevolazioni per la formazione di II livello, ti consigliamo di partecipare ai prossimi Open Day online di Aprile. In alternativa, contatta i nostri orientatori e fissa un incontro in sede per una guida personalizzata alla scelta del tuo futuro.
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