L’Accademia IUAD si conferma come uno dei principali poli creativi del panorama formativo italiano, grazie al talento dei suoi studenti, recentemente protagonisti di prestigiosi concorsi e manifestazioni internazionali nei campi del design, della comunicazione visiva e della moda. Dai sistemi d’arredo trasformabili alle passerelle londinesi, i giovani creativi IUAD dimostrano come passione, ricerca e visione possano trasformarsi in progetti concreti e riconoscimenti di rilievo.

Eleonora Scudiero vince lo Young Talent Design Award con il progetto LOOP

Innovazione, flessibilità e bellezza: sono le parole chiave di LOOP, il progetto di Eleonora Scudiero, vincitrice dello Young Talent Design Award. Si tratta di un sistema d’arredo modulare in metacrilato (PMMA), composto da due elementi riconfigurabili che si adattano a molteplici funzioni d’uso: da consolle a comodino, da piano d’appoggio a mobile verticale, fino a diventare tavolini.

Un progetto pensato per gli spazi in continua evoluzione del vivere contemporaneo, che unisce design essenziale, leggerezza visiva e versatilità. LOOP è una risposta elegante e funzionale alla crescente domanda di arredi dinamici e sostenibili, e rappresenta perfettamente lo spirito progettuale della nuova generazione IUAD.

Ipnòs conquista il primo premio al One More Pack

Sara Petrucci e Vincenzo Volino; studenti del secondo anno della magistrale in Art direction & Copywriting si sono aggiudicati il primo premio al concorso OneMorePack con Ipnòs, un packaging premium nato per celebrare una special edition del limoncello Petrone, in occasione dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli.

Il concept trae ispirazione dal moto perpetuo del mare, che viene tradotto visivamente attraverso la tecnica della scanimation: l’effetto moiré crea l’illusione di onde in movimento, rendendo il packaging un oggetto vivo e ipnotico. Ad accompagnare il design, un audio-storytelling immersivo che racconta la voce del mare e di Partenope, invitando chi lo ascolta a vivere il prodotto come un’esperienza narrativa e sensoriale, oltre che estetica. Un progetto che fonde comunicazione visiva, tecnologia e poesia.

Giovanni Gargiulo premiato da Volotea con il poster Show Us Your Type

Anche la tipografia diventa arte visiva e culturale con il lavoro di Giovanni Gargiulo, studente del primo anno di Design della Comunicazione, che ha vinto il concorso internazionale Show Us Your Type promosso da Volotea.

Nel suo poster, la città di Napoli prende forma tipografica grazie alla composizione di elementi architettonici che, attraverso l’uso dello spazio negativo e del contrasto in bianco e nero, disegnano le lettere con una forte valenza simbolica e identitaria. Un progetto che riflette la complessità e la bellezza contraddittoria di Napoli, mettendo in dialogo storia, pregiudizi, orgoglio e poesia visiva.

IUAD protagonista alla Fashion Graduate Week di Londra

A confermare la vocazione internazionale dell’Accademia IUAD è anche la partecipazione all’edizione londinese della Fashion Graduate Week, vetrina d’eccellenza per i giovani talenti del fashion design.
Nicole Spiller è stata selezionata per l’Exhibition ufficiale della manifestazione, portando il proprio linguaggio stilistico e progettuale nel cuore di Londra, in dialogo con le migliori scuole internazionali.
Francesca Cammardella ha sfilato con la sua collezione Catarsi sulla Catwalk ufficiale dell’evento, portando in passerella un progetto profondo e concettuale, che esplora il tema della trasformazione personale attraverso l’abito come mezzo di espressione, rinascita e identità.

La presenza di IUAD alla Fashion Graduate Week rappresenta non solo un’importante occasione di visibilità, ma anche il riconoscimento del valore formativo e creativo dei percorsi offerti dall’Accademia.

IUAD: dove il talento si trasforma in futuro

Dalla progettazione d’interni al packaging, dalla tipografia al fashion system, i successi di questi studenti testimoniano la qualità dell’approccio multidisciplinare e contemporaneo dell’Accademia IUAD. Un luogo dove le idee prendono forma e si confrontano con il mondo, alimentate da un corpo docente d’eccellenza, laboratori all’avanguardia e una rete di contatti professionali che guarda sempre al futuro.

Complimenti a Eleonora, a Sara e Vincenzo, a Giovanni, Nicole e Francesca: siete l’espressione viva del talento che coltiviamo ogni giorno.

Il vostro successo è anche il nostro orgoglio.

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Dall’abbigliamento come architettura indossabile al design per l’infanzia — un viaggio visionario tra moda, sostenibilità e contaminazioni creative

Look del Workshop Pierre Cardin

Innovazione, sperimentazione e una visione del futuro che parte dal presente: sono questi i valori che hanno guidato la partecipazione degli studenti IUAD al Pierre Cardin Young Designers Award, prestigioso concorso internazionale dedicato ai talenti emergenti del fashion design.

Mabrouk, Roberta, Francescopaolo dalla sede di Napoli e Aurora, Gabriele, Irene, Teresa Mello e Jelena dalla sede di Milano, sono stati selezionati dall’azienda tra i migliori studenti di Design della Moda di tutta Europa e invitati a Parigi per un workshop intensivo di due giorni, durante il quale è stato chiesto ai giovani designer di realizzare un look e poi reiventarne un altro per il mondo dell’infanzia, con un focus sull’adattabilità del concept originale.

Workshop con Pierre Cardin

Per saperne di più abbiamo incontrato Mabrouk, uno dei selezionati, che ci ha raccontato la sua esperienza, che ha definito un vero e proprio viaggio progettuale a 360 gradi, capace di fondere moda, arte, tecnologia e impegno sociale:

Partendo dall’immaginario visionario di Pierre Cardin, celebre per l’uso di forme geometriche, materiali innovativi e una visione futurista, ho dato vita a Neo-Habitat. Una capsule collection che esplora il corpo umano come spazio abitabile e l’abbigliamento come architettura indossabile.

Neo-Habitat è molto più di una collezione: è un manifesto concettuale. Immagina un futuro in cui il vestire non è soltanto funzionale, ma diventa un micro-ecosistema portatile in cui estetica, protezione e sostenibilità si fondono in un unico gesto creativo. Una visione che riflette perfettamente lo spirito del concorso: promuovere un design all’avanguardia che metta al centro la ricerca personale, la sostenibilità e l’inclusività.

Il workshop infatti comprendeva anche la progettazione di accessori e oggetti di design.

Ci hanno fatto lavorare trasformando il look che avevamo proposto in una versione pensata per il mondo bambino. Oltre agli outfit, ci hanno chiesto anche di disegnare oggetti di design ispirati al nostro concept: mobili, lampade e complementi d’arredo.

Un approccio multidisciplinare che ha spinto i partecipanti ad uscire dalla propria zona di comfort, ragionando su target e contesti inediti. Il workshop si è rivelato un laboratorio di idee, dove il confronto con tutor e colleghi ha stimolato una continua evoluzione del progetto.

Era tutto molto pratico e stimolante, con un continuo confronto tra noi e i tutor. Ci hanno spinti a immaginare il nostro progetto in una dimensione più ampia.

Ma oltre alla crescita professionale, ciò che emerge con forza dal racconto è il valore umano dell’esperienza: la scoperta di nuove connessioni, il dialogo tra culture e visioni differenti, la condivisione di idee che si trasformano in energia collettiva.

È stato molto bello conoscere persone provenienti da tutta Europa. Mi ha arricchito tanto vedere approcci così diversi. Ma soprattutto, è stata l’occasione per legare di più anche con alcuni ragazzi dell’Accademia con cui, fino a quel momento, avevo collaborato poco.

In un clima di collaborazione autentica, i partecipanti hanno potuto mettere alla prova non solo le proprie capacità tecniche, ma anche la velocità creativa e la capacità di sintesi — competenze fondamentali in un panorama del design sempre più dinamico e interconnesso.

Ho imparato a vedere il mio progetto in modo più trasversale e ho capito quanto sia importante saper adattare la propria visione a diversi ambiti del design.

studenti IUAD a Parigi presso Pierre Cardin

L’esperienza al Pierre Cardin Young Designers Award si conferma così un’opportunità formativa unica per gli studenti IUAD: un trampolino di lancio che unisce la forza del pensiero progettuale alla bellezza del confronto, dell’innovazione e della contaminazione tra linguaggi creativi.

Perché oggi più che mai, formare designer significa aiutarli a pensare oltre.

Il design, quando si fonde con la riflessione sul futuro e la sostenibilità, diventa uno strumento potente di sensibilizzazione e cambiamento. È questo il messaggio che l’Accademia IUAD, in collaborazione con Ceramica Artistica Solimene, intende trasmettere con il progetto “Genesi”, realizzato dagli studenti del Corso Triennale in Design e Architettura degli Interni sotto la direzione del Prof. Arch. Salvatore Colasanto. Il progetto nasce dalla città di Vietri, simbolo dell’artigianato ceramico italiano, e racconta un dialogo tra passato e futuro, tra la solidità della terra e la fluidità dell’acqua. Dal 08 al 13 Aprile l’installazione è esposta presso il Sottoportico del Cortile D’Onore, dell’Università degli Studi di Milano ospitato, ospitata da INTERNI Cre-Action, la mostra evento di Interni Magazine.

Genesi, l’installazione degli studenti di del Corso Triennale in Design e Architettura degli Interni in collaborazione con Ceramica Solimene

Il senso dell’installazione è racchiuso nelle parole stesse del progetto: “Tra la solidità della terra e la fluidità dell’acqua, l’arte della ceramica ci invita a riflettere sul nostro impatto sul mondo, trasformando il passato in speranza per un futuro sostenibile.” Questa riflessione sulla sostenibilità si manifesta attraverso la ceramica vietrese, una tradizione che l’Arch. Giancarlo Solimene, con la sua azienda, ha portato a livello internazionale, infondendo nuove energie e significati al patrimonio locale.

Il Viaggio tra Passato e Futuro
L’installazione Genesi si sviluppa in un’esperienza immersiva in cui i materiali tradizionali, come la ceramica, si intrecciano con le problematiche contemporanee legate all’ambiente. Il cuore dell’opera è un pannello centrale che ospita tre oggetti simbolici, ognuno carico di significato: il primo fa riferimento all’inquinamento marino causato dalla plastica, il secondo rappresenta le reti dei pescatori e, infine, l’ostrica contenente la Pietà, simbolo della vulnerabilità del nostro ecosistema.

L’opera si arricchisce di pannelli laterali composti da cilindri di ceramica dalle sfumature marine, evocando il movimento dell’acqua, e di specchi che amplificano l’esperienza, invitando il pubblico a riflettere sulla propria connessione con la natura e il proprio impatto sull’ambiente.

Genesi al Fuorisalone 2025 , Sottoportico d’Onore presso l’Università statale di Milano

La Sostenibilità come Protagonista
L’allestimento invita alla riflessione sul ruolo dell’artigianato, in particolare quello ceramico, come risposta alle sfide ecologiche. La bellezza del materiale ceramico diventa così un veicolo per raccontare la necessità di preservare l’ambiente e di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione. La scritta finale, “Dio non ama il mare“, tratta dall’ultimo film di Paolo Sorrentino, sottolinea l’importanza del mare come elemento fondamentale della nostra esistenza, ora in pericolo a causa delle azioni dell’uomo.

La comunicazione del progetto è stata sviluppata interamente dagli studenti del Corso Specialistico in Art Direction & Copywriting.

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Il progetto che ha visto collaborare l’Accademia IUAD con l’università di Napoli Parthenope è un vero e proprio viaggio tra Arte, Sostenibilità e Innovazione.

L’iniziativa promossa dall’Ateneo Parthenope in collaborazione con IUAD e weHUB, unisce il mondo dell’arte, della sostenibilità e della tecnologia e si concentra sul tema cruciale della “SOStenibilità”, una riflessione approfondita sulle sfide contemporanee e sull’impegno verso un futuro più responsabile e consapevole.
L’evento inaugurale ha avuto luogo il 31 marzo, alle ore 15:00, presso l’aula T.2 di Palazzo Pacanowski. L’incontro ha visto la partecipazione del Presidente Michele Lettieri, del Rettore Antonio Garofalo e dei designer e artisti che hanno preso parte all’edizione di quest’anno. Dopo l’evento di presentazione, è stata inaugurata la Galleria d’Arte fisica e nel Metaverso, un’installazione che accoglierà i visitatori nel tunnel di Via Chiatamone, uno spazio che collega il Palazzo Pacanowski al lungomare di Napoli. Gli artisti e gli studenti coinvolti hanno proposto una selezione di progetti che esplorano il tema della sostenibilità, visibili sia fisicamente che in un’inedita versione digitale nel Metaverso, un ambiente virtuale accessibile a chiunque tramite una piattaforma online.

Galleria d’Arte fisica e nel Metaverso– convegno


Accademia IUAD, sempre attenta alle dinamiche più contemporanee del design e dell’arte, ha presentato una serie di progetti degli studenti che affrontano il tema della SOStenibilità con approcci originali e innovativi. Ogni creazione proposta si inserisce in un percorso di riflessione sulla nostra responsabilità collettiva, utilizzando forme, materiali e colori per stimolare un cambiamento di prospettiva sul nostro rapporto con l’ambiente.

Dai progetti che analizzano l’impatto della quotidianità sull’ecosistema a quelli che suggeriscono soluzioni per un futuro più sostenibile, gli studenti IUAD si interrogano e ci invitano a farlo, attraverso una fusione di arte e design. In questo viaggio, l’arte diventa un potente strumento di sensibilizzazione

In un periodo storico che ci spinge a guardare al futuro con maggiore consapevolezza, progetti come questi offrono uno spunto fondamentale per trasformare la creatività in azione. La sfida è lanciata: osserva, rifletti e agisci ora per un futuro più sostenibile.


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Per la prima volta, Accademia IUAD ha portato il suo talento creativo all’interno del calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana, presentando la mostra Babylon 2.0 durante la Milano Fashion Week Donna. Un evento esclusivo, che ha offerto agli studenti un’opportunità unica: esporre le proprie creazioni davanti a professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, dimostrando come la moda accademica possa essere protagonista dell’innovazione culturale e stilistica.
L’evento si è svolto il 27 febbraio 2025, nella suggestiva cornice del Museo Bagatti Valsecchi di Milano, un luogo in cui il connubio tra tradizione e innovazione ha trovato la sua perfetta espressione. Qui, in un’atmosfera carica di simbolismo e mistero, la mostra ha proposto un viaggio attraverso l’evoluzione della moda del Novecento, esplorando il tema “Da Esotico a Eccentrico”. Attraverso un dialogo tra culture, tra Oriente e Occidente, tra passato e futuro. Gli studenti dell’Accademia IUAD hanno dato vita a un mosaico creativo che fonde identità, estetiche e simboli. Ad arricchire l’esperienza espositiva, un’installazione dal forte impatto visivo e concettuale e momenti performativi in cui undici modelle hanno dato vita alle creazioni degli studenti, trasformando la mostra in un’esperienza immersiva. Il tutto accompagnato dal suono evocativo del Guzheng, strumento tradizionale cinese, che ha guidato i visitatori in un viaggio sonoro tra epoche e geografie. Un elemento distintivo della mostra è stato il richiamo al mistero e all’inconscio, sottolineato dall’intervento di una cartomante che ha accolto gli ospiti leggendo le carte de La Vera Sibilla Italiana, mazzo divinatorio nato a Milano nell’Ottocento.

Babylon Il Catalogo
Babylon Il Catalogo

BABYLON: IL CATALOGO.

Durante la serata è stato presentato anche il catalogo della mostra, che oltre a raccogliere le creazioni degli studenti e alcuni dei capi di Archivio Mazzini che hanno fatto la storia della moda, approfondisce la differenza tra il concetto di Fashion e quello di Moda. Il Fashion è spesso associato alla velocità, alle passerelle e ai social media, un fenomeno effimero e commerciale che risponde a logiche di mercato. La Moda, invece, è una forza culturale e artistica che attraversa le epoche, influenzando società e valori con un impatto ben più profondo. Babylon ha utilizzato la Torre di Babele come metafora di questa ricchezza stilistica: una costruzione complessa e stratificata, dove influenze e linguaggi diversi si mescolano, generando nuove forme di espressione. La moda, proprio come l’antica torre, rappresenta il desiderio umano di superare i confini e di trasformare il caos in bellezza.
Il progetto Babylon è stato realizzato con il supporto degli Archivi di Ricerca Mazzini, punto di riferimento internazionale per la conservazione della storia della moda. Un ringraziamento speciale va ai Creative Directors Pasquale Esposito & Francesco Maffei, a Antonio Salvatore per l’editorial layout e l’arte AI, e a tutti gli studenti dell’Accademia IUAD che hanno reso questo evento un’esperienza unica e irripetibile.

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Il percorso di uno studente non si conclude con il conseguimento della laurea; anzi, è spesso il trampolino di lancio verso esperienze professionali e sfide entusiasmanti. Questo è esattamente ciò che è accaduto a Simone Zammitti, giovane talento laureato in Design della Comunicazione presso lo IUAD, che ha saputo trasformare il suo percorso accademico in un’opportunità per affermarsi nel mondo del design internazionale.

Da Napoli al Network Creativo Nazionale

Dopo aver conseguito la laurea a marzo, Simone non ha perso tempo. Già durante gli studi, aveva iniziato a lavorare come freelance, collaborando a eventi locali a Napoli e con studi creativi della Campania. Un’attività che, dopo la laurea, ha deciso di affrontare con maggiore struttura e determinazione.

“Ho iniziato inviando candidature in tutta Italia e cercando di entrare in contatto con Creative Directors e professionisti del settore. È stato un lavoro di networking fondamentale per aprirmi nuove porte, racconta Simone.”

Il suo spirito intraprendente e la passione per il design lo hanno portato presto a guardare oltre i confini italiani, spinto anche dai consigli dei suoi docenti, tra cui il prof. Ausiello che gli ha suggerito di tentare la candidatura per uno stage presso lo Studio Dumbar, una delle agenzie creative più prestigiose a livello internazionale.

Un’Opportunità Internazionale: Studio Dumbar

Simone, ha deciso di mettersi in gioco ed inviare la sua candidatura allo Studio: “Con mia sorpresa, dopo pochi giorni mi hanno contattato per un colloquio”, racconta. Durante l’intervista ha presentato tre dei suoi lavori preferiti, impressionando i recruiter per la qualità dei suoi progetti.

L’esito è stato positivo: a gennaio, Simone ha iniziato ufficialmente il suo stage come Visual Designer presso la sede di Rotterdam dello Studio Dumbar. “Gli stagisti sono trattati come veri e propri dipendenti. Partecipiamo ai meeting con i clienti e lavoriamo su progetti importanti fin dal primo giorno,” spiega Simone.

L’esperienza che sta vivendo è davvero arricchente non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano, grazie all’opportunità di collaborare con creativi di fama internazionale e di esplorare una città vibrante e moderna come Rotterdam.

Art Work : Dreams Goes On Forever (1) by Simone Zammitti
Art Work : Dreams Goes On Forever (5) by Simone Zammitti

Il Successo al DEMO Festival: Un Doppio Traguardo

Tra le tante soddisfazioni di questo periodo, spicca la partecipazione di Simone al prestigioso DEMO Festival, un evento che celebra l’eccellenza del design visivo e che coinvolge i migliori creativi del mondo.

“Il progetto che sarà presentato è nato quasi per caso a giugno, mentre sperimentavo nuove tecniche con Touch Design. Non avevo molte aspettative, ma ho deciso comunque di inviarlo,” racconta Simone. La sua determinazione è stata premiata: due dei suoi cinque artwork sono stati selezionati dall’Art Director di Studio Dumbar, e il 30 gennaio saranno proiettati su schermi nelle principali città olandesi.

“È stata un’emozione incredibile: non solo stavo iniziando a lavorare per Studio Dumbar, ma sarei stato anche guest del loro festival!”

Uno Sguardo al Futuro

Attualmente, Simone si gode ogni momento di questa fase della sua carriera, ma guarda anche avanti con ambizione. “Spero che lo stage possa essere esteso, ma in ogni caso voglio continuare a fare esperienze all’estero, concentrarmi sui miei progetti personali e puntare a esporre i miei lavori in festival e esposizioni.”

Questa storia dimostra come il talento, unito a determinazione e iniziativa, possa portare a risultati straordinari. Simone Zammitti rappresenta un esempio per tutti gli studenti di IUAD che aspirano a una carriera nel design della comunicazione, mostrando che il successo è alla portata di chi è disposto a mettersi in gioco e a credere nel proprio potenziale.

Congratulazioni Simone per il tuo straordinario percorso, siamo certi che questo è solo l’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni!

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