Pink Life Magazine è un free press bimestrale di centosedici pagine, che con il passare del tempo è diventato un punto di riferimento per approfondimenti di lifestyle, tendenze, moda e attualità in Campania. I lettori di Pink Life sono un pubblico attento e consapevole, che presta un occhio di riguardo al tocco trendy e glamour della rivista nel descrivere i personaggi e le tante eccellenze della regione. Un pubblico particolamente attento alla componente estetica ma anche alla sostanza ed agli stili di vita.

New Generation

New Generation è il nome della rubrica che verrà curata dai ragazzi del corso di Fashion Design di Accademia della Moda, pensata e realizzata con Pasquale Esposito, direttore artistico dell’Accademia.

La nuova rubrica metterà in risalto quelli che sono i talenti e la creatività dei nostri ragazzi, che avranno una splendida occasione per dimostrare di avere quella marcia in più che serve ad avere successo nel mondo della moda, oltre ad acquisire tutta una serie di competenze pratiche reali grazie alla collaborazione con una rivista di settore.

Nel numero in uscita questo mese, ci sono due spazi curati dai ragazzi di Accademia della Moda. Un inserto dedicato alle ultime tendenze, realizzato dai ragazzi di Milano, ed un altro venuto fuori dallo shooting del Fashion Lab di Napoli.

Il mood di questo numero è Empower UP, un mondo nuovo fatto di azione e trasparenza, creato da generazioni ed economie nuove che diventano forza per un cambiamento positivo.

I colori sono accattivanti, ottimisti e sottilmente nostalgici, con un richiamo preciso alla cultura degli anni ’80 e città in riva al mare come Miami, Sydney, Los Angeles.

Il tema dello shooting, progettato da tre allieve – Rosa Colonna, Gabriella Vaccaro e Giuliana Zarcone – invece, è stato Imperfection, una collezione creata da Salvatore Pezzella, giovane designer napoletano appena diplomato all’Accademia. Una collezione che sembra letteralmente esplodere di particolari e dettagli, un mondo personale e per questo forzatamente diverso. Colori freddi e caldi mescolati assieme, forme diverse e tagli asimmetrici apparentemente imperfetti. Il tutto viene trasmesso attraverso un personaggio che chiunque conosce: Alice nel paese delle Meraviglie. Un personaggio noto per il concetto di ribellione di chi rifiuta la realtà circostante, approdando in un mondo ideale creato dalla propria fantasia.

La sesta edizione del World Footwear Congress, un evento ideato dalla Confederazione Europea della Calzatura (CEC), ha avuto luogo per la prima volta in Italia, con precisione a Napoli.

Napoli per tre giorni, capitale mondiale della calzatura.

La scelta di Napoli non è stata casuale, per l’Italia Assocalzaturifici stima un giro d’affari di oltre 14 miliardi di euro l’anno, raggiunto da oltre 4000 calzaturifici diversi, e la Campania si colloca tra le prime nove regioni europee per numero di addetti.

La manifestazione ha raccolto più di trecento partecipanti, tra imprenditori, esperti ed appassionati, provenienti da quindici diversi paesi nel mondo tra cui Cina, Corea, Usa e Russia.

A quest’edizione del congresso hanno partecipato trentacinque relatori diversi, tra cui anche il Ministro dei Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, l’Assessore regionale alla Formazione e alle Pari Opportunità Chiara Marciani e il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Il comitato organizzatore del Congresso, promosso da Iuad Accademia della Moda è stato composto da Carlo Casillo Presidente Sezione Sistema Moda Unione Industriali Napoli; Pasquale Della Pia, consigliere nazionale Assocalzaturifici; Michele Lettieri, Presidente IUAD Accademia della Moda di Napoli; Cleto Sagripanti, Presidente Confederazione dei Calzaturieri Europei (CEC); Marcello Tortora, Amministratore Delegato di MEDIAS Srl.

La delegazione ha anche visitato istituti e aziende napoletane, eccellenza del settore footwear e pelle come l’Italian Leather Research Institute di Poggioreale che a breve verrà spostato a Pozzuoli, Kiton e lo showroom di Mario Valentino.

I temi principali del congresso sono stati la sostenibilità del settore calzaturiero, dove principalmente si lavorano pelli con il largo utilizzo di agenti chimici, e le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dal web ai professionisti ed artigiani della calzatura.

Quando si parla di sostenibilità, in particolare sono necessarie due digressioni diverse. La prima sulla penuria di veri professionisti, problema a cui Accademia della Moda cerca di dare il suo contributo con il percorso formativo specialistico del design dell’accessorio. Ogni anno infatti, le grandi industrie della calzatura fanno molta fatica a trovare persone con una reale formazione nel settore, rendendo il ricambio del personale e l’introduzione di nuove risorse piuttosto difficoltoso.

Il processo di lavorazione della pelle per abbigliamento ed accessori è potenzialmente rischioso per l’ambiente, per l’abbondante utilizzo di prodotti chimici. In Italia, che è uno dei maggiori produttori, ma anche in Europa, sono stati moltissimi gli investimenti e gli sforzi per attenersi a norme sempre più stringenti sugli agenti inquinanti. Gli standard del settore sono in continua evoluzione proprio per garantire il minor impatto ambientale possibile, e con questo spirito si sono incontrati i partecipanti del World Footwear Congress, che senza dubbio è stato un successo per tutti.

Invece per capire quanto sia importante la digitalizzazione del settore, basta fare riferimento ai numeri degli ecommerce in italia, che nel 2018 hanno superato i 27 miliardi di euro. In particolare il settore abbigliamento ha registrato un giro d’affari di quasi 3 miliardi, con un netto +20% rispetto all’anno precedente

Leggi di più