Il 31 maggio si è tenuto nell’aula magna dell’Accademia, nella sede di Corso Lucci, un interessante workshop dedicato ai nostri studenti di Comunicazione e Grafica, tenuto da Paolo Celotto, Digital Consultant per PWC, una delle “big four” società di consulenza aziendale internazionale.

Celotto ha cercato di trasmettere agli studenti l’assunto che dietro ogni business c’è una fondamentale fase creativa da parte di digital strategist, grafici, creative director, operativi marketing ecc. Ha quindi riassunto in una serie di concetti il processo che c’è dietro le scelte operative in ambito digital.

Per cominciare ha fornito agli studenti una infarinatura delle nozioni base come il KPI, il Conversion Rate, Funnel e Testing, utilizzando il case study di Amazon in particolare per lo studio dei funnel (letteralmente: imbuto). Esempio principe l’aggiunta dell’acquisto con un solo click su Amazon, in modo tale da facilitare l’utente evitandogli di effettuare troppi passaggi tra la navigazione sul sito e l’acquisto effettivo.

Un altro aspetto da considerare sempre è la web analitics che comprende tutto ciò che consente di tracciare i dati degli utenti, per esempio attraverso i motori di ricerca, per analizzare i comportamenti e gli interessi di chi naviga in rete. Per questo, per chi si occupa di digital strategy, è indispensabile monitorare, ad esempio, i Google trends e le tendenze di ricerca worldwide.

L’obiettivo finale di qualunque strategia digital è quella di ottimizzare il più possibile un prodotto. Molto importante in quest’ottica è il concetto di “usabilità”, che ci dice quanto un prodotto o servizio è semplice da usare ed è un indicatore che impatta molto sui costi di budget, come afferma Jakob Nielsen, un noto informatico danese: “L’usabilità è un indicatore che ci dice quanto un prodotto o servizio è semplice da usare. Se l’utente non riesce o non vuole usare una data funzionalità, quella funzionalità potrebbe tranquillamente non esserci”. Come a dire, la soluzione più semplice è a volte anche quella più efficace.

Infine, Celotto si sofferma sul CRO (Conversation Rate Optimization) e sull’A/B Testing: il CRO è un sistema per aumentare la percentuale di visitatori di un sito Web che si convertono in clienti o, più in generale, intraprendere qualsiasi azione desiderata su una pagina web, il tutto utilizzando una serie di step e strumenti: dall’analisi e ricerca, alle ipotesi (pianificando e creando variabili), alla definizione dei test da effettuare, all’ottimizzazione. L’A/B Testing è un test di verifica di ipotesi di due campioni, utilizzato nel campo della statistica.

Per comprendere meglio il concetto, vengono sottoposti agli studenti alcuni test utilizzati nei Lab Usability Testing, i laboratori adibiti a testare l’usabilità sugli utenti. Tra i più interessanti, una simulazione di “eyetracking dal link https://feng-gui.com/ che consente di capire dove si focalizza l’attenzione di un utente di fronte a un monitor potendo quindi intervenire laddove si desidera maggior o minore attenzione su di un sito web oppure anche in altri casi come nelle fotografie.