Si è concluso Mercoledì 10 Giugno il ciclo di incontri “Virtual Conversation” con un ospite molto atteso:
Giovanni de Niederhäusern, Senior Vice President of Architecture, Pininfarina.
Il Vice Presidente, ha dato inizio all’ incontro virtuale con gli allievi del Corso Triennale in Design e Architettura degli interni, chiarendo quelli che sono i valori e i punti di forza dell’Azienda: una sintesi tra bellezza, innovazione, tecnologia, complessità ed il pensare fuori dagli schemi. Dopo questa premessa, con una presentazione, Giovanni de Niederhäusern ha parlato della storia del brand e di varie attività partendo dal car design mostrando l’auto Cisitalia che nel 1946 ha fatto storia rivoluzionando quelle che erano le forme dell’auto; difatti le auto erano immaginate come due blocchi squadrati, superiore (abitacolo) ed inferiori,da questo momento in poi l’ auto diventa un oggetto fluido.

La Cisitalia è ancora oggi esposta nel museo Moma di New York nella collezione permanente. Altra pietra miliare del car design è stata la Ferrari Mithos del 1989 che ha cambiato la progettazione delle supercar e granturismo. Quest’auto venne concepita come un volume unico e nel 1960 con la Pininfarinax, per la prima volta viene disegnata un’automobile in funzione dell’aerodinamica. Ciò che rende importanti queste auto e tutte quelle disegnate da Pininfarina è che vengono considerate come oggetti con un carattere e una propria identità.
Dopo quest’analisi dedicata al mondo del car design, de Niederhäusern ha sottolineato che difficilmente un designer si occupa soltanto di un settore specifico ma tende a spaziare anche in altri campi come Architettura, Interior Design, edifici urbani, showroom e altro ancora. Per la divisione Architettura di cui è vice President ha mostrato quelli che sono i valori su cui si fonda il proprio lavoro, in Pininfarina hanno realizzato una sorta di equazione: bellezza + tecnologia= impact.

Tale formula sottolinea la continua ricerca di un design bello esteticamente ma che sia funzionale, tecnologico e possa contribuire al benessere comune fisico e psichico ad esempio utilizzando la qualità delle emissioni dei materiali, bisogna quindi, in fase di progettazione, lavorare in un’ottica DEM e cioè di Design for Manifacturing, capire come ottimizzare la produzione già nella fase di progettazione. L’azienda si occupa anche di business strategy ed è presente a Shangai, Miami e Monaco. De Niederhäusern, ha mostrato una serie di progetti partendo dal Novem Showroom; la Novem è un’azienda che si occupa della realizzazione di interni di auto, per lo showroom si è pensato a percorsi personalizzati senza utilizzare i dispositivi personali ma tracciati dalle luci.


Altro progetto presentato, questa volta, residenziale è la Torre Cyrela a Sau Paulo, Brasile, un edificio di lusso dove si è seguito un nuovo concetto dell’abitare coniugandolo al benessere, ed è stato in occasione della progettazione di questo edificio che in Pinifarina hanno realizzato un nuovo protocollo dal nome Wellbuilding Standard che certifica la percezione che l’utente ha dell’ambiente, un visione user centered. I fattori analizzati dal protocollo sono; aria, acqua, nutrimento, luci, fitness, comfort e benessere mentale. Anche in questo campo gioca un ruolo importante la tecnologia perché viene concepita come un medium per raggiungere il benessere mentale e fisico. L’azienda negli anni è sempre stata famosa per la sua ricerca del bello e quindi era necessario un protocollo che potesse certificare bellezza e qualità, molto spesso nei progetti vengono inseriti piante e opere d’arte che coniugano bellezza e benessere. Sulle facciate della torre residenziale sono stati realizzati una serie di elementi artistici da artigiani locali. Questo progetto ha anche lanciato nuovi trend dell’abitare, ciò minimizzando gli spazi privati e aumentando quelli in comune (sharing) il bellissimo e grande living room infatti è comune e si può fittare, è così possibile vivere in contesti di lusso senza spendere enormi cifre.


Per ciò che riguarda invece gli edifici costituiti soprattutto da uffici de Niederhäusern ha mostrato il progetto in Cina per Higold azienda che vende arredi per esterni. L’edificio è diviso in due volumi che ricordano le immagini tipiche della cultura cinese (madre/figlio) la sua particolarità è soprattutto nell’utilizzo della tecnologia studiata per offrire servizi personalizzati e localizzati, va menzionato ad esempio il parcheggio, che con un sistema di riconoscimento legge la targa dell’auto e con un percorso illuminato porta il guidatore verso il posto auto e da lì, a piedi, verso l’evento o appuntamento al quale precedentemente si è registrato.
Un ultimo progetto presentato è stato quello dell’Opera House a Vilnius. Qui la sfida era quella di modificare e aumentare l’esperienza all’interno di un edificio pubblico con l’utilizzo della tecnologia ma soprattutto di interessare un target più giovane all’ Opera. Così nel centro della città sono stati realizzati dei POD, all’interno dei quali, era possibile, attraverso degli ologrammi, seguire l’orchestra e ciò che avveniva durante i concerti.
De Niederhäusern ha chiuso poi il suo intervento coinvolgendo anche gli allievi, con un’ultima riflessione relativa alla recente pandemia che ci ha colpiti. Quanto accaduto ha spinto i designer a chiedersi cosa poter fare per abbattere le distanze tra le persone minimizzando i rischi per la salute. In Pininfarina stanno sperimentando nuove tecnologie di camera recognition che riescano ad identificare le persone attraverso una serie di parametri; età, genere, presenza della mascherina, temperatura corporea ecc. un’ altra soluzione sarebbe quella di utilizzare anche negli edifici, dei materiali che abbiano una funzione antibatterica naturale. Per garantire invece interazione propongono, ad esempio nei luoghi pubblici come gli stadi, al posto delle sedute vuote degli schermi in cui poter commentare e scambiare opinioni durante la partita, con altri utenti.