Il tema della ecosostenibilità è molto sentito, all’interno della IUAD Accademia della Moda, non è un caso che gli studenti di moda e design si stiano muovendo in questo senso, conducendo nuove ricerche e soluzioni combinando un design bello e funzionale che preveda l’utilizzo di materiali non inquinanti.

Tra i vari progetti di ecodesign, abbiamo selezionato quello della studentessa del corso triennale in Design e Architettura degli Interni: Maria Grazia Iannibelli, 24 anni nata a Maratea (Pz ). Maria Grazia racconta che frequentare il corso di design presso lo IUAD le ha permesso di apprendere metodologie e competenze che le permettono di effettuare scelte progettuali più consapevoli.

Il suo progetto ha preso vita, un anno fa in pieno lockdown, quando il docente di Eco Design, l’Arch. Giovanni Maione, ha proposto agli studenti, dato il periodo di pandemia, di immaginare delle soluzioni per portare nelle abitazioni, la natura, elemento che mancava a tutti noi.

Attraverso un’attenta ricerca ha scoperto il mondo della ceramica che ha scelto poi per la sua tesi di laurea;

Nel mio progetto di tesi, lo scopo è quello di combinare il tema della creatività con quello dell’innovazione nell’ambito dell’ecodesign e nel settore della ceramica”. I manufatti così realizzati, sono caratterizzati da un concept ispirato alla natura e dall‘essenza della materia prima, per progettare quindi, oggetti in completa armonia con la natura e con l’ambiente, imprimendo sul materiale appena steso elementi imprescindibili degli alberi. La collezione in grès refrattario è composta da quattro set, caratterizzati da una particolare attenzione al legame tra prodotto, sensorialità e territorio di produzione.

Infatti, questo tema è per me molto caro in quanto, si tratta di un progetto radicato nel territorio, nei suoi colori, nella fonte d’ispirazione e nei suoi materiali.

Secondo Maria Grazia Il primo vero punto di forza del progetto è la capacità del disegno e dell’oggetto di fondersi creando effetti materici e di chiaroscuro, trasmettendo emozioni sensoriali toccando o semplicemente osservando l’oggetto che ci riporta inevitabilmente a pensare alla natura. Molti decori infatti, seguono la sinuosità degli anelli annuali dell’albero, dei rami, delle foglie, fiori e frutto. Un attento studio di forme e cromie ed una lavorazione completamente artigianale garantiscono un’altissima qualità e unicità del prodotto finito. Secondo punto di forza, non meno importante, è l’unicità, l’imperfezione in quanto nessun prodotto artigianale – a differenza di uno industriale – può essere identico a un altro ed è proprio la lavorazione artigianale della ceramica che lo rende prezioso e irripetibile.

La prima parte del suo progetto si concentra in particolare sulla lettura della nascita e della produzione della ceramica a partire dalla preistoria, fino a citare i più importanti centri di ceramica delle botteghe italiane. Successivamente, ha studiato la tecnologia delle ceramiche artigianali, partendo dallo studio dei tipi di ceramica fino ad arrivare al processo di lavorazione, che comprende 5 fasi necessarie per la realizzazione dei manufatti. Nella lavorazione è importante considerare degli aspetti che hanno delle ricadute sull’ambiente: energia, rifiniture apiombiche e smaltimento. Definita la ricerca teorica e gli schizzi che sintetizzano l’idea del manufatto, inizia la fase di realizzazione che vuole stimolare le percezioni emozionali, attraverso la vista e il tatto, portando la natura e il design a tavola. La tecnica per la stampa dei motivi ornamentali, che completa questa ricerca stilistica, prevede l’utilizzo di calchi in gesso, al fine di imprimere venature sul materiale appena steso. Infatti i prodotti realizzati devono saper attivare i nostri sensi, farcendoci emozionare e rendendoci felici di avere una relazione e un coinvolgimento sensoriale/emotivo con il manufatto.

La collezione si compone di quattro linee con una serie di articoli per la tavola e ogni linea ha un nome che la identifica in maniera univoca. Sono nomi molto evocativi e rispecchiano il concept, attraverso la ricerca etimologica del nome dell’albero: Quercŭs Collection – Ceresium Collection – Castanĕa Collection – Olīvum Collection.

Quando le abbiamo chiesto cosa si aspetta nel suo prossimo futuro e nella sua carriera, Maria afferma che vorrebbe diventare una brava designer in grado di gestire l’attività di progettazione mettendo sempre al centro di ogni progetto l’uomo e l’ambiente, attraverso l’innovazione e la ricerca dei servizi al fine di migliorarne la qualità di vita.

Per chi desiderasse iniziare una carriera nel design e nella progettazione degli interni, invitiamo a seguire i prossimi Open Day dello IUAD che si terranno il 27 Maggio prenotandosi dal sito https://www.accademiamoda.it/open-lab/