C’è chi sogna la pubblicità e chi la costruisce davvero, giorno dopo giorno, idea dopo idea. Vincenzo Russo, ex studente di Design della Comunicazione presso l’Accademia IUAD, oggi lavora come Art Director nella sede milanese di LePub. Il suo percorso, iniziato con uno stage e arrivato fino a un riconoscimento internazionale ai Cannes Lions, è una storia di passione, determinazione e creatività fuori dagli schemi. Lo abbiamo intervistato per condividere il suo percorso con tutti voi, aspiranti creativi.

Vincenzo Russo ex studente IUAD- Art Direction @ LePub

L’inizio di tutto: Milano e LePub

LePub è stata la mia prima esperienza lavorativa”, racconta Vincenzo. “Sono arrivato a Milano e ho iniziato a fare colloqui un po’ ovunque. Ho scelto questa agenzia perché mi affascinava il respiro internazionale: lavorare a contatto con creativi pluripremiati provenienti da tutto il mondo mi ha permesso di crescere tantissimo”.
In questa agenzia, dove oggi firma progetti di respiro globale, Vincenzo ha trovato un ambiente dinamico e stimolante. Un luogo dove la creatività non è solo un obiettivo, ma un linguaggio quotidiano.

Il mestiere dell’Art Director

“Oggi faccio l’art director. È un lavoro che mi diverte e mi appassiona moltissimo”. Per Vincenzo, la sfida più affascinante è quella di dare forma alle idee. “Non capita a tutti di avere un lavoro che ti chiede di essere creativo ogni giorno. È stimolante, appagante. E poi c’è tutto il lato pratico: lavorare con i fotografi, andare sui set, vedere le idee diventare realtà”.

Ma dietro ogni progetto di successo c’è anche il dietro le quinte fatto di lunghe revisioni, collaborazioni complesse e la necessità di trovare un equilibrio tra creatività, strategia e le esigenze dei clienti. “Non è sempre facile, ma ne vale la pena”.

Tantrum Girl campaign

Tantrum Girl: un’idea virale, un bronzo a Cannes

Il progetto che ha portato Vincenzo a vincere il suo primo leone è Tantrum Girl, parte della campagna “Where’s my Toblerone?”. Un’idea semplice, nata da un insight universale: “nessuno vuole souvenir, ma tutti si aspettano un Toblerone al ritorno da un viaggio”.

“Sapevamo di non avere budget per una grande produzione, quindi abbiamo sfruttato l’area arrivi dell’aeroporto, il luogo più noioso in assoluto, dove le persone riprendono tutto con il telefono”. È bastato uno stunt ben congegnato e una viaggiatrice ignara che ha filmato tutto spontaneamente per far partire la miccia: “Il video ha fatto il giro del mondo, oltre 50 milioni di visualizzazioni e nessun commento negativo”.

Non è solo la viralità a contare, ma anche il coraggio del cliente: “Toblerone è uno dei miei brand preferiti. Sono audaci, si prendono dei rischi. Non tutte le aziende avrebbero avuto il coraggio di fare qualcosa come Tantrum Girl.

Un riconoscimento che lascia il segno

Il premio? “Non ero nemmeno a Cannes di solito ci vanno i direttori creativi. Mi trovavo in agenzia quando mi hanno detto del bronzo. È stato fantastico, non ci credevo”.
Un riconoscimento così importante, ottenuto a inizio carriera, è tanto una medaglia quanto un incentivo: “Ti fa capire che sei sulla strada giusta, ma anche che puoi e devi continuare a migliorare”.

Vincenzo Russo durante la sua seduta di Laurea

Il ruolo dell’Accademia e un consiglio agli studenti

A proposito di inizio: tutto è partito proprio nelle aule e i laboratori dell’Accademia IUAD. “L’accademia mi ha aiutato a diventare un creativo completo, ma soprattutto mi ha acceso la passione. Prima di iscrivermi volevo fare tutt’altro. Grazie alla bravura dei professori, ho scoperto quanto fossi innamorato di questo lavoro”.

E ai futuri creativi, Vincenzo lascia un messaggio chiaro: “Non abbiate paura di esagerare, di sbagliare, di uscire fuori dai bordi. Questo è il momento di esplorare. Non ci sono limiti, clienti, né vincoli di budget. È l’occasione perfetta per capire che tipo di creativi volete diventare”.

Un percorso che ispira

La storia di Vincenzo Russo non è solo quella di un talento cresciuto tra le aule dell’IUAD e affermatosi in una delle agenzie più rilevanti del panorama internazionale. È la prova che, con passione, dedizione e la giusta formazione, è possibile trasformare un’intuizione in una carriera, e un’idea creativa in un premio a Cannes.