Gabriele Pardi è un architetto toscano che insieme a Laura Fiaschi, grafica e designer, hanno dato vita a Gumdesign, uno studio di architettura, design di prodotti industriali, grafica e art direction per aziende ed eventi, che vanta tra i clienti importanti brand: Yoox Net-a-Porter, Fiat, Max&Co, Mercedes-Benz, Biennale di Venezia, Triennale di Milano, De Castelli, De Vecchi Milano 1935, Friul Mosaic, Il Casone, Lavazza, Martinelli Luce, Museo Pecci, Napapijri, Nastro Azzurro, Red Bull Italia, San Pellegrino, Swarovski Italia.

Gabriele incontra virtualmente i nostri studenti del corso di Design e Architettura degli Interni per raccontare il progetto indipendente “La casa di pietra” nato nel 2014 da un’intuizione durante una piccola esposizione presso Marmo Mac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica che si svolge ogni anno a Verona. L’esposizione aveva un obiettivo mirato non tanto alla produzione, quanto al coinvolgimento di artigiani ed aziende del territorio, attraverso un percorso di ricerca e sperimentazione legato alla realizzazione di piccoli oggetti per la casa di marmo o di pietra che venivano uniti ad altri materiali presenti solitamente nelle case (vetro, metallo, legno, ecc.) o piccoli elementi di pietra recuperati. La volontà era semplicemente allestire un evento espositivo senza pretese, se non quella di far emergere le sinergie creative e produttive del territorio. In fiera, però, c’è stato un ottimo riscontro da parte dei visitatori che chiedevano di acquistarli e successivamente si è sollevato anche l’interesse dei critici per cui da progetto culturale qual era originariamente è diventato, piano piano, un progetto imprenditoriale passando da 5 o 6 artigiani a 47 artigiani e ben 81 collezioni!

“La casa di pietra” è poi diventata una fabbrica diffusa a livello nazionale coinvolgendo artigiani e imprese provenienti da varie parti di Italia ma anche oltre confine con, ad esempio, la partecipazione di un marmista di Tunisi per la produzione di oggetti tridimensionali realizzati con tessere di mosaico.

Il sito web è stato progettato proprio come un contenitore che conservasse tutte le collezioni, come un catalogo digitale, raccontate attraverso disegni, illustrazioni e didascalie che spiegassero ogni singolo pezzo unendo le tecnologie digitali alle tradizioni territoriali. Il progetto ha anche una connotazione fortemente sociale in quanto ha creato forti connessioni tra la piccola produzione e i designer, quindi tra persone che in effetti non si conoscono ma che partecipano a 4 mani alla realizzazione di un oggetto legando il processo creativo a quello produttivo. I prodotti in catalogo, che uniscono innovatività e tradizione, hanno attirato anche l’attenzione di stylist che spesso li usano per shooting fotografici per cataloghi aziendali nonché di una vasta fetta di clientela estera, apprezzando il design completamente made in Italy.  Questo fa anche capire quanto sia importante la comunicazione del prodotto per un designer, che non deve solo limitarsi a progettare ma deve anche coltivare tutti gli aspetti relazionali legati alla diffusione della creatività: relazioni con la stampa, partecipazione alle fiere, mostre o eventi dedicati, curare il sito web, etc. La casa di pietra ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Best Communicator Award 2014 per il design e il Premio Donna del Marmo 2019 ricevuto a Marmomac.

Incontro interessantissimo per i nostri studenti che hanno avuto la possibilità di conoscere una storia di successo culturale diventata poi imprenditoriale con un progetto totalmente autogestito e che vede confluire in un unico obiettivo condiviso diversi professionisti (forografi, artigiani, grafici, etc.).

Grazie ancora a Gabriele per il suo intervento!