Abbiamo intervistato Emanuele Leone, attualmente collaboratore presso Leo Burnett, in merito alle opportunità che gli si sono presentate anche grazie a IUAD

Ciao, mi chiamo Emanuele Leone e sono studente IUAD al secondo anno di specialistica in Art Direction & Copywriting, questa è la mia intervista:

Cosa ti ha spinto a non continuare gli studi con la  tua vecchia Università e iscriverti alla specialistica dello IUAD?

Quando ho terminato il mio percorso di studi all’università Parthenope a Napoli avevo tanti dubbi su quale doveva essere il mio percorso specialistico: il corso che avevo terminato, economia aziendale, mi permetteva di prendere tante strade diverse, in cuor mio sapevo che dovevo trovare qualcosa che mi potesse dare l’opportunità di esprimere al meglio me stesso e che soprattutto mi divertisse.

Cosa ti ha dato la formazione IUAD che altre scuole non hanno a tuo avviso?


La formazione IUAD per quanto mi riguarda potrebbe essere racchiusa in due parole: “professionalità e empatia”. Quando entri qui ti senti subito a casa, il rapporto con i professori è molto diretto, umano. Sai non soltanto di stare ad ascoltare dei professionisti che conoscono bene il loro mestiere, ma che ti guardano negli occhi, ti capiscono, comprendono le tue esigenze e le tue skills: riescono a farti sfruttare al meglio tutto ciò che hai nella tua testa e nelle tue mani.

Come ti sei preparato al Contest. Quale è la tua GOOD IDEA per il futuro?


Relativamente al concorso per ottenere la borsa di studio ricordo soprattutto il colloquio con il Presidente Michele Lettieri: immagino che vide nei miei occhi tanta determinazione e nelle mie parole tanta voglia di fare; non potrò mai ringraziarlo abbastanza.

Cosa ne pensi della didattica online proposta da IUAD. Vantaggi, svantaggi, funzionalità. Potrebbe essere utile anche dopo la pandemia?


Direi che senza la didattica a distanza avremmo avuto un “blocco” delle conoscenze: non sarebbe stato possibile continuare il nostro percorso di studi, conoscere cose nuove, lavorare su nuovi progetti. Quindi direi che non solo è stata positiva ma ci ha salvato la vita. Direi che anche in una situazione migliore la DAD potrà fornire aiuto a chi soprattutto non potrà partecipare di persona ad un particolare avvenimento o corso: un ulteriore modo per aiutarci a imparare sempre più.

Racconta come è iniziata la collaborazione Leo Burnett, Come ti ha messo in contatto l’Accademia con la suddetta agenzia, attualmente di cosa di occupi. Come ti vedi da qui a 5 anni. Obiettivi professionali, aspirazioni, prossimi step.


Il mio rapporto con la Leo Burnett parte da un evento che per quanto mi riguarda è “una mano tesa” per tutti i giovani creativi che vogliano trovare un posto nel mondo lavorativo: Il Grande Venerdì di Enzo. Durante quell’avvenimento ebbi l’opportunità di fare un colloquio con Francesco Martini, direttore creativo di Leo Torino, che ringrazio ancora oggi di avermi dato, dopo pochissimo tempo, l’opportunità di mettermi in gioco in azienda.
Incominciai quindi 6 mesi di stage che oggi si sono tramutati in tre anni di apprendistato come Junior Copywriter.
Da qui a 5 anni mi vedo più maturo lavorativamente parlando, spero ancora in Leo Burnett e soprattutto felice per i risultati ottenuti in questi anni.

Obiettivo prossimo sarà sicuramente apprendere il più possibile e il più velocemente possibile; prendere tutti questi insegnamenti e utilizzarli al meglio nei vari progetti.

Se ti dico: La Comunicazione digitale oggi. Quali sono le tue suggestioni, il tuo pensiero, tuo punto di vista.

Comunicazione Digitale per me è tutto il nostro mondo “2.0” che oggi, a causa della pandemia, ha fatto capire a tutti quanto sia diventato “indispensabile” per tutte le aziende esistenti: ormai entrato a gamba tesa in ogni momento della vita quotidiana delle persone.